C’era una volta una casetta di marzapane in cui si nascondeva una strega cattiva che soleva mangiare bambini. Un giorno nel bosco vengono abbandonati i poveri Hansel e Gretel che, impauriti e attanagliati dalla fame, cadono nelle grinfie della megera. Dopo un periodo buio, terrorizzati di diventare il pasto serale, i due hanno la meglio: i fratellini sconfiggono la strega e tornano a casa portando con sé segreti e ricchezza.
E sino a qui c’eravamo, la favola classica dei fratelli Grimm ce la ricordavamo esattamente così, ma oggi, inaspettatamente, dopo decadi, scopriamo che gli anni son trascorsi non solo per noi e i piccoli della fiaba nel mentre si sono trasformati in due baldi giovani, in forze, astuti e con innata dote di cacciatori di… streghe! Eh già, i ragazzi, più uniti che mai, ora si guadagnano da vivere stanando e sterminando (dietro compenso) le perfide servitrici del male e paiono davvero invincibili al punto da essere al contempo amati e temuti.
Un giorno i due ragazzi vengono convocati in un paesino in cui vecchi ricordi, rancori nascosti e antichi rituali riemergeranno tutti nell’arco di una notte, innescando una vera e propria lotta contro il tempo per la salvezza. Hansel e Gretel versione 2013 è, infatti, un film decisamente ancorato alla tradizionale favola ma gode di tutti i privilegi accordati al cinema del nuovo millennio: e così il giovane regista norvegese Tommy Wirkola ci regala un film action splatter, molto adrenalinico e farcito di battute talvolta coronate da qualche parolaccia, il che farà la gioia dei più giovani (!) e rende il prodotto godurioso.
Hansel e Gretel hanno il volto di Jeremy Renner (recentemente visto in The Bourne Supremacy e in The Avengers) e l’ex Tamara Drewe Gemma Arterton, entrambi belli, simpatici e allenatissimi, perché qui vestono i panni di eroi dotati di una forza tale da farli apparire invincibili – e l’oscura ragione la lascio scoprire a voi. Io, nel mentre, mi limito a suggerire questa pellicola a chiunque sia in cerca di pura evasione da weekend. Il giovane regista esce, infatti, dalla prova a testa alta: ci fa ridere, ci intrattiene, ci incuriosisce e ci fa tifare per i nostri nuovi beniamini, il tutto senza soffocarci con reconditi traumi infantili, con inquadrature stantie o interminabili silenzi da cui dovremmo trarre una profonda morale.
Qui, invece, il messaggio di credere in sé stessi, perché nel pericolo si potrà contare solo sulle proprie forze per far trionfare il ben,e è preso dalla favola e rimane intatto. Segnaliamo solo che tra le battute politicamente (s)corrette e il gusto vividamente splatter, forse, il prodotto non è fruibile dai più giovani e sicuramente i bimbi sono da orientare verso altre versioni del racconto ancora per qualche anno.
I più grandicelli, invece, proveranno soddisfazione con questo perfetto sedativo per la sindrome di Peter Pan da cui siamo tutti un po’ affetti, girato in un 3D che per una volta spicca al punto da farci schivare qualche freccia, e supportato da una gran fotografia e da una colonna sonora dark al punto giusto ☺
Confermo, promosso a pieni voti, perché nella vita non possono mancare le divertenti evasioni!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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