La storia di Marcello Santilli (Enrico Brignano) è molto più comune di quanto si creda: il nostro protagonista, attratto da affari che promettono immediato ritorno economico, ha sperperato tutto il suo patrimonio e oggi, oramai sul lastrico, divorziato, persa la stima della figlia e della ex-moglie e senza speranze, decide di giocarsi il tutto per tutto dopo aver letto una curiosa ed intrigante notizia sul giornale: aprire una agenzia di pompe funebri in un paesino in cui vivono pressoché solo anziani.
Saranno i suoi nuovi (e poco convenzionali) amici con le loro routine, con le loro semplici ma molto concrete abitudini, con la loro genuinità di altri tempi e soprattutto con la loro concretezza a fargli realizzare di aver perso troppo tempo inseguendo falsi idoli e, al contempo, saranno sempre loro, incarnazione dei valori importanti nella vita (quali amicizia, fiducia nell’altro, riconoscenza) a dargli la spinta giusta per ricostruire prima sé stesso e poi il rapporto con la famiglia oramai quasi nullo.
Ancora una volta, il piccolo logo (di Apulia), in cui già in passato ho riposto la fiducia, non s’è smentito supportando una pellicola godibile nel suo narrare di dignità persa e ritrovata. Con margine di miglioramento, rimane pur sempre un’opera spensierata, garbata e non prolissa, quindi sufficiente.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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