Dove eravamo rimasti? Ah si, al punto in cui un manipolo di super-belloni, super-intelligenti, dotati di super-cannoni e appartenenti ad una organizzazione super-segreta prendevano a calci nel sedere i cattivi dal nome molto eloquente, i Cobra, e li mettevano a riposo in tecnologici barattoloni giganti depositati in prossimità del nucleo terrestre.
Oggi ritroviamo questi giovanotti cresciuti, con maggiori muscoli e crescenti responsabilità che si dividono tra famiglia, playstation coi commilitoni e missioni che farebbero impallidire Ethan Hunt e Rambo. Perché i G.I Joe sono una squadra da non credere: Mission Impossible si fonde con Rambo, appunto, gli X-Men e ogni tanto con Die Hard 3 (tra l’altro il suo protagonista si diverte a comparire anche qui) il tutto condito con un pizzico di salsa ninja che ultimamente è sempre più fashion.
Avete bisogno di staccare dalla settimana lavorativa? Allora questo è il film che stavate cercando: Molto fast, notevolmente furioius, super top secret, con mise in prestito dai migliori cine-fumettoni e carico di testosterone, machismo, cliché che fanno sorridere per quanto pittoreschi. D’altro canto i GI Joe sono fatti così: sullo schermo amano violare confini di stato, gettarsi nel vuoto da super-oggetti volanti, saltellare tra le bombe, prendere a calci e pugni orde di nemici e seguire solo una legge, la propria!
Ci ritroviamo così sin da subito sotto una pioggia di bossoli ed esplosioni a ripetizione e, seguendo lo schema del primo capitolo, ben presto i ragazzi verranno traditi nel tentativo di dare seguito ai deliranti progetti di dominio mondiale di una loro vecchia conoscenza. Inevitabile a questo punto che abbia inizio una caccia al cattivo per riscattare il proprio onore e quello dei compagni caduti (nota dolente: per la seconda volta in pochi mesi, ci giochiamo Channing Tatum prima del finale).
Non c’è che dire, il cast non si risparmia, nonostante dialoghi piuttosto prevedibili (anche se riconosciamo che nella trama vi sia un buon quantitativo di pepe e non annoi mai), nessuno si tira indietro quando è il momento di strapparsi le vesti e mostrare surreali addominali unti e bisunti (è il caso del modello e attore coreano Byung-hun Lee), sfettare un gruppo di cattivi penzolando da uno strapiombo vertiginoso, ricevere calci nelle rotule in virtù di antichi dissapori (il gigantesco Dwayne Johnson), inguainarsi in abiti da sera rosso fuoco (quella stangona di Adrianne Palicki) o imbracciare un mitra indossando un completo scuro con microtasche poco adatte ai caricatori di riserva (l’inossidabile Bruce Willis).
Il finale lo lasciamo scoprire a voi, anche se non è la parte su cui focalizzare qualora propendeste per quest’opera che, non sarà un capolavoro ma decisamente sa intrattenere con ritmo e con quantitativi di esplosivo degni di nota. Il cast è un bel vedere e dal ghigno onnipresente sui volti, abbiamo il sentore che fossero tutti in stato di grazia. Impossibile, a questo punto, non suggerirlo come passatempo durante l’imminente pausa pasquale: film perfetto per i ragazzi e per le giovani che amano di tanto in tanto rifarsi la vista ;)
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”