Recensione film La cuoca del Presidente: un dolce profumo nell’aria

C’è un gran profumo nell’aria, lo schermo è ricco di colori e in sala si provano fremiti di stupore e languorino, perché “La Cuoca del Presidente” è una delicata, appassionata e divertente commedia francese girata per lo più in una sontuosa cucina presidenziale. Pellicola basata su una storia vera che trae spunto dal romanzo biografico dedicato a Danièle Delpeuch (cuoca del presidente François Mitterrand), che infine riesce ad approdare nelle nostre sale tra poche ore grazie al successo ottenuto oltralpe.

Gli appassionati dei vecchi sapori, i curiosi e gli amanti delle buone commedie non rimarranno delusi dalla storia di Hortense la cui quieta vita un giorno viene scossa da una convocazione inattesa e davvero imprevedibile: qualcuno a Parigi ha richiesto i suoi servigi di cuoca, lei non sa chi sia la persona misteriosa e come sia giunta al suo indirizzo, l’unica cosa certa è che una macchina blu si sia materializzata nel suo cortile e la stia scortando di corsa alla stazione dove un treno per la capitale è stato addirittura bloccato per attendere il suo arrivo. Da questo punto in poi è un crescendo di rapporti umani, sapori e dissapori, scoperte e un inno alla buona cucina.

In molti sostengono che la cuisine française anneghi i sapori in colorate salsine che coprono pietanze poco presentabili, questa pellicola vi farà cambiare idea e probabilmente stuzzicherà il vostro appetito e la vostra curiosità trascinandovi in un on the road culinario in quel delle terre di Francia alla prossima vacanza. Perché sarà davvero difficile resistere alle inquadrature di quella cucina carica di storia e ricca di segreti. E i piatti che ne escono sono piccoli capolavori per occhio e stomaco.

Il film ci ricorda che cucinare non è solo il mezzo per rifocillarsi e non perire di fame, ma è soprattutto un’arte dalla lunga tradizione che appaga i cinque sensi, così come ci regala tra una forchettata e un sospiro, uno scorcio di un’alleanza e un affetto insolito. Il legame tra un Presidente e la sua cuoca, privo di malizia e superficialità, un’umana intesa che nasce da una comune sensibilità e dalla ricerca di un gusto che sta scivolando sempre più nell’oblio.
“La Cuoca del Presidente” parla di piacere, di esseri umani e di amori infranti. Il gelido e realistico epilogo ci ricorda che le favole potranno esistere sino a quando rimarranno l’eccezione alla quotidianità. Hortense è una donna che ci piace, è discreta ma combatte per la sua passione, per quello in cui crede e adora la precisione mentre crea. La sua arte è la sua forza e per essa è disposta a tutto.

Opera dolce, divertente e delicata, adatta a un pubblico adulto, esigente, attento ai dettagli e alla ricerca di una storia diversa non frivola né troppo severa con la vita. Voto: 7.

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