La regina della commedia qui è una aspirante documentarista, Linda, che cerca di sfondare nella Grande Mela, è felicemente sposata ad un rampante giovane (Rudd), belloccio, generoso e bonaccione che lavora nella finanza e asseconda tutte le aspirazioni della propria mogliettina. Un giorno però il mondo crolla loro addosso e si ritrovano ad Atlanta ospiti del fratello di George, Rick. Lui i soldi li ha fatti veramente, ma è talmente insopportabile da indurre all’alcolismo e/o all’isteria chiunque gli stia intorno. Sulla via verso la Georgia la coppia esausta si ferma in un Bed & Breakfast che da lì in avanti darà loro riparo a più riprese.
Una trama semplice e funzionale ad una commedia romantica che gioca sul sicuro attingendo al passato e su un cast rodato ed amato. La voglia di incassi è percepibile, il disastro al botteghino – per lo meno alle nostre latitudini – invece è stato arginato scegliendo di mandarlo in sale semi-deserte a causa delle ferie estive. Idea geniale dato che, oggettivamente, è meglio attendere il passaggio in TV. Crisi economica, crisi di coppia, crisi di identità da nuovo millennio non sanno dove mettersi in questo film, che (forse) sarebbe stato più efficace se fosse rimasto su un piano ancor più leggero, in modo da concentrarsi solo su battute scoppiettanti di puro, goliardico, intrattenimento.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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