La “bottega” è un luogo a suo modo magico, l’isola felice per vite infelici, l’arcobaleno sulla città triste, è un negozio che riesce ad infondere coraggio, a rafforzare gli animi e a far ottenere il successo ai propri clienti. D’altro canto se il suo motto suona più o meno così “se la tua vita è andata in malora, fai della tua morte un successo”, non ci si può attendere nulla di diverso, no? La gente entra in questa oasi, trova ciò che fa al caso suo e per una (l’unica) volta rincasa soddisfatta :)
E così il ragazzino più solare dell’intero isolato viene vissuto come uno scherzo di madre natura da mamma Lucréce e papà Mishima (che avrà addirittura un crollo nervoso), e avrà sulle sue spalle il compito di contagiare tutti con la sua visione in technicolor del mondo. Alan non si perderà d’animo e concepirà un piano. Oltre è inutile andare, il libro imbocca una via mentre il lungometraggio un’altra e focalizzando sulla pellicola, beh è un inno alla gioia in perfetto spirito natalizio, un vero e proprio tripudio dei buoni sentimenti.
Voto: 6 ½. Adoro il grottesco e le battute controcorrente, mi piacciono il tratto e la durata esigua che non permette di annoiarsi, apprezzo la sua audacia, quindi l’epico finale con virata buonista lo giustifico come tentativo di far cogliere solo il lato positivo e giocoso della storia ai bambini. Per ora non ci è dato sapere se l’escamotage sia efficace, di certo coloro che hanno raggiunto la maggiore età avvertiranno le ultime battute come il punto più debole di un’opera godibile e per nulla offensiva.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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