Dicembre è il mese dei grandi freddi, dei pupazzi di neve, di Babbo Natale che porta il carbone ai bimbi cattivi, di mutande rosse a Capodanno e… di calendari.

È vero che il mercato si è un po’ inflazionato, se lo confrontiamo con il 1990, anno in cui Max diede il via alla pubblicazione di dodici mesi  ottenendo un incredibile successo di vendita e dando il via ad una sorta di fenomeno di costume colpevole dei giovani turbamenti di una intera generazione di adolescenti (citiamo la Bellucci fotografata da Helmut Newton, va).

Molto è cambiato negli anni successivi, ed oggi la possibilità di scelta è certamente più vasta. Con un omaggio a V. e alla sua passione per il sanguinolento, inizierei con il presentarci il book fotografico delle prime modelle Zombie.

Sappiate che in una versione meno sexy lo trovate su Amazon;-)

Non vi sarà sembrato un calendario troppo macabro, vero? No, perché se siete rimasti un po’ turbati, su questo fronte abbiamo di meglio da offrirvi. È una presenza quasi irrinunciabile nella nostra carrellata annuale: modelle e sepolcri (…) hanno incredibilmente conquistato un loro spazio. E l’edizione 2013 ha assunto l’evocativo nome di “Belle e bare” (applausi).

E per passare da un gran classico ad un altro, anche per i prossimi dodici mesi potrete addobbare le pareti della vostra cameretta con un calendario prodotto da una squadra femminile: quest’anno tocca alle rugbiste della nazionale canadese, che provano a dimostrarci come uno sport “da duri” possa celare insospettabili momenti di vera femminilità.

Ma questo post non sarebbe il degno erede di quello della passata stagione se non presentassimo almeno un paio di stranezze toste. Ed è quindi giunto il momento di presentarvi Zlata Julia Gunthel, una fanciulla certamente graziosa dalla altrettanto curiosa professione: è una contorsionista, come dimostrano le pagine del suo personalissimo (ed inimitabile) calendario.

E prima di dare voce a Browserina, soddisfiamo anche tutte le fanciulle che ci seguono con un intrigante riedizione del calendario maschile più campestre di tutti i tempi. Ecco a voi il dodici-mesi dei contadini svizzeri, in uno scatto significativo per ambientazione e colore (il modello è a destra, quella con l’occhio espressivo è la mucca)

Lo avevamo promesso, già se ne parla nei social network e qualcuno ha persino prodotto un video che abbiamo prontamente pubblicato su MaSeDomaniTV: anche quest’anno, la nostra Browserina ha gettato il cuore oltre l’ostacolo e si è concessa all’obiettivo. Cliccate sull’anteprima per scaricarlo e supportare la chattatrice più amata dagli italiani!