Temevo molto la classifica pre-natalizia: la fine del mondo pronosticata dai Maya avrebbe potuto avere inizio con una graduatoria dominata dalle Sfumature e da Glenn Cooper, accompagnati da una storia dell’Isola dei Famosi e da un intrigante saggio sul ritorno del Cavaliere alle urne. Grazie al Cielo, non è così…

La cinquina di volumi compresi fra la decima e la sesta posizione non ci soddisfa del tutto ma è una gradevole mescolanza di vecchi must e nuovi titoli. Si apre con il nuovo romanzo della Rowling che, abbandonato il maghetto, prova a tentarci con una storia mooooolto inglese: “Il seggio vacante”. La accompagnano “Confiteor”, libro confessione di Geronzi che mi affascina ben poco, e tre volumi ben noti a coloro che abbiano frequentato le librerie negli ultimi sei mesi: una delle Sfumature (quella di grigio), il malinconico “Fai bei sogni” di Gramellini e l’ultimo Camilleri, “Una voce di notte”, di cui già abbiamo raccontato.

Ai piedi del podio troviamo, in quinta posizione, Margaret Mazzantini con “Venuto al mondo”, titolo del 2008 che gode certamente della spinta dettata dalla sua trasposizione cinematografica e dalla spinta “faziana” alla pellicola. Una riscoperta di una narratrice italiana che, in ogni caso, non ci dispiace affatto. E autrice italiana anche per il quarto posto, certamente meno avvezza alla narrativa: Lilli Gruber attinge ai diari della bisnonna, “nata austriaca, visuuta in Italia, morta all’ombra del Reich”. A mateà fra saggio storico e ricordo familiare.

Il gradino più basso del podio è  occupato da Luciana Littizzetto, che cogliamo l’occasione per ringraziare per la partecipazione su Youtube che sta circolando viralmente in social network e blog (quella, per intendersi, della “pragmatica sensazione”). Se la sua nuova raccolta di monologhi su gossip, politica e cronache di vita vissuta avrà la stessa forza, beh, sarà senza dubbio un successo!

Sale fino alla seconda posizione un romanzo con un titolo che potrà sembrare preoccupante: “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico” assomiglia terribilmente al precedente “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” dello stesso Sepulveda, ma a goiudicare dalle vendite l’operazione sembra funzionare e lo stile dell’autore cileno è certamente apprezzato dai lettori.

Al primo posto ormai da qualche settimana troviamo Benedetto XVI con il suo “L’infanzia di Gesù”. Oltre ad aver inviato il primo tweet della storia del Vaticano, il Papa tedesco completa così una trilogia certamente colta e ricca di riferimenti di non facilissima lettura, ma di evidente successo editoriale.