“Ci vediamo a casa” è un film italiano, ricco di nomi e volti noti al pubblico, è uno scorcio su tre amori, su tre situazioni precarie, su modi diversi di reagire alle asperità. Una fotografia del nuovo millennio caratterizzato dalla precarietà, dell’insicurezza (soprattutto in sé stessi) e delle poche opportunità, che vuole mostrare come una volta coinvolta l’emotività tutti diveniamo fragili e vulnerabili indipendentemente dai nostri trascorsi.
Maurizio Ponzi ci porta dentro il focolare domestico dei protagonisti, ci mostra la loro quotidianità quando, al sicuro da occhi indiscreti e crudeli, si svelano per quelli che sono con tanti pregi e difetti. Quindi un’opera sull’amore che vuole offrire una panoramica sulle coppie di oggi. Stessa età, diverse regole/costrizioni sociali, a cui seguono reazioni, spesso dettate dalla stupidità, diversissime tra loro e non per forza distruttive. E’ tutta una questione di equilibrio, alla fine l’importante è trovarlo e non giudicare come esso sia. Insomma, di primo acchito, anche questa favola porta con sé una morale che pare prefiggersi di far immedesimare quanto più pubblico possibile e di colpirlo al cuore quanto basta per farlo uscire dalla sala con la sensazione di aver visto una commedia intelligente e dai risvolti sociali e sociologici.
In attesa di scoprirlo, il nostro voto è 6 -. Quest’anno il cinema di casa nostra sta davvero impegnandosi, le opere sono dignitose, mai volgari, strutturate e con attenzione ai particolari. Quindi nessuna stroncatura, ma neppure il podio per un prodotto che abbiamo percepito come gradevole, pur rimanendo un lussuoso film-TV.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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