Son lì disteso che mi godo il rettilineo finale verso le ultime pagine di “Milioni di milioni”, una meraviglia edita da Sellerio e sognata da quel genio di Marco Malvaldi, e all’improvviso una voce misteriosa e petulante interrompe la mia lettura:
Vocina: “Fermo!”
Alf: (cercando febbrilmente di comporre il 113 sul cellulare): “Chi è, e soprattutto cosa ci fa in casa mia?”
Vocina: “F4!”
Alf: (tentando di afferrare un coltello. E’ da pesce, maledizione): “Effe… quattro?”
Vocina: “Sono le coordinate del Centro Sinaptico del Divertimento nel tuo cervello. Ti parlo da lì”
Alf: (digitando compulsivamente “Centro Sinaptico del Divertimento” su Wikipedia): “Capisco… cioè… più o meno… ma perché dovrei stare fermo?”
Vocina: “Per due motivi: il primo è che mi stai costringendo ad un lavoraccio. Nel Centro Sinaptico del Divertimento produco adreridolina, la sostanza che ti fa scoppiare a ridere. E me ne stai facendo far fuori un barile. E poi, non vorrai mica farlo fuori così ‘sto libro, meno di dodici ore dopo averlo comprato?”
Alf: (in incipiente crisi di astinenza da adreridolina): “E c’hai ragione. E’ che… vedi… l’ultimo romanzo di Marco Malvaldi non è soltanto un gran bel giallo, di quelli che gli esperti definiscono “enigma della camera chiusa”: un protagonista giunto in un paesino toscano piuttosto spedito, una nevicata eccezionale che blocca la popolazione, un cadavere e – di conseguenza – un assassino da identificare in una ristretta cerchia di personaggi. No, qui Malvaldi disegna una galleria di caratteri deliziosi ed una di situazioni che alternano il comico con un pizzico di mistero, in una trama per-fet-ta e una successione di vicende che valgono, una per una, il prezzo di copertina.”
Vocina: “In effetti era un po’ che non mi costringevi a questo superlavoro, con delle pagine in mano”
Alf: (ora più tranquillo): “Visto, che ti dicevo? Erano mesi che non utilizzavo la Moleskine per segnare i numeri delle pagine su cui ho seriamente rischiato il volo dal letto causa riso isterico (nel dettaglio, pagina 27, 39, 92, 129, 147). Adesso però toglimi una curiosità: voi Centri Sinaptici del Divertimento siete interconnessi in rete?”
Vocina: “Si, certo, come no, abbiamo Facebook dei Centri Sinaptici e twittiamo cellule cerebrali… ma sei ubriaco?”
Alf (con tono deciso e decisamente sobrio): “Ok, niente, allora mi tocca pubblicare questa conversazione su MaSeDomani e su Anobii, così chiunque abbia voglia (o bisogno) di passare delle ore di piacevole, divertnte, stimolante e affascinante lettura sappia quale romanzo acquistare. Ora finirei di leggere, se non ti spiace…”
Vocina: “Ma non si era detto che…”
Alf: “SILENZIO, mi sto godendo l’ultimo Malvaldi!”
La citazione:
“Ma te guarda lì che casino. Il sindaco, il dottore, la governante, il maresciallo e il prete. Arrivo nel paese di Asterix, e dopo una settimana mi ritrovo dentro Cluedo”
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.