Ottobre è un mese che mi è sempre stato simpatico: ha il numero dieci come i grandi fantasisti, nel calendario rivoluzionario francese aveva l’irresistibile nome di Vendemmiaio e se lo pronunci in tedesco senti già il profumo della birra e canti fino a tarda notte. E non dimentichiamo che in questi trenta giorni sono moltissime le uscite editoriali di livello, in una sorta di lunga volata verso il Natale che cerca di evitare le pubblicazioni più tipicamente “estive”.
Ed anche la versione ottobrina del 2012 non si è smentita, provocando una piccola rivoluzione nella classifica dei libri più letti che – ahinoi – non ha però scalfito il dominio di E. L. James e delle sue sfumature di vari colori che continuano ad essere presenti in graduatoria con una continuità che comincia a diventare stucchevole. La buona notizia è che da un paio di giorni le classifiche delle librerie online non ce li propongono più in prima, seconda e terza posizione, e che in particolare il gradino più alto del podio è ora occupato da “Una voce di notte”, la nuova avventura del commissario Montalbano destinata a riportare Camilleri sui comodini delle nostre case.
Ma le buone notizie non finiscono qui: sul podio irrompe anche Murakami, con il terzo e conclusivo libro di “1Q84”, ora raccontato anche da una terza voce narrante: è la promessa di conclusione dei primi due volumi, enorme successo del 2011, e le prime impressioni sembrano confermare l’enormità di una delle voci più originali del panorama letterario contemporaneo alla sua forse migliore prova di sempre. Ne riparliamo a lettura ultimata, naturalmente, e intanto sottolineo la capacità di Murakami di toccare corde oniriche senza mai scivolare nella irrealtà più fastidiosa.
Abbandoniamo il Sol Levante e torniamo nel Bel Paese per sottolineare la presenza nella Top Ten de “Il corpo umano”, il nuovo e piuttosto atteso romanzo di Paolo Giordano. Non siamo in grado di anticipare se il successo arriderà allo scrittore torinese come accaduto ormai quattro anni fa con “La solitudine dei numeri primi”, ma siamo senza dubbio al cospetto di un autore che non cede al fascino della “pubblicazione a tutti i costi”, e la cosa ci provoca un frammento di simpatia.
Chiudiamo segnalando l’ingresso in classifica del nuovo Benni (“Di tutte le ricchezze”), con cui si celebra il ritorno in Feltrinelli di uno degli autori italiani più amati degli ultimi trenta anni, e l’inevitabile presenza fra i volumi più venduti di “L’inverno del mondo”, seconda parte della “Trilogia del secolo” di Ken Follett aperta nel 2010 da “La caduta dei giganti”. Recensione in avanzatissima fase di compilazione, e disponibile quindi su questi schermi in settimana!
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Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.