Attrici parzialmente prese in prestito da quella mirabile -sarcasmo- pellicola delle “Amiche della sposa” (scelta comprensibile posto l’incasso strabiliante in Nord America e non solo), format che sfiora la commedia demenziale ma non valica mai il confine che la relegherebbe a filmetto insensato e volgare, opera corale come tanto è di moda negli ultimi tempi (cinque coppie a rappresentare la realtà) e l’argomento che pare in voga al momento: la gravidanza (ho appena scoperto che stanno per dedicarle pure un programma TV!). Insomma, tutti i presupposti per farci ridere sono stati messi nel piatto per assicurarsi il successo e probabilmente sarà così, nel mentre però io continuo a sperare che gli ottimi concorrenti al momento nei cinema le diano del gran filo da torcere.
Parliamoci chiaro, qualche risata si fa, ma le battute sono insapore ed incolore, a tratti suonano riciclate e tristi, e non vi è traccia neppure di un umorismo più tagliente. Il sarcasmo è infatti solo una spolverata data all’ultimo minuto più per assicurarsi l’approvazione dei palati un pochino esigenti che per convinzione e ciò, ovviamente, provoca l’effetto contrario.
Cameron Diaz, Jennifer Lopez, Elizabeth Banks, Anna Kendrick, Brooklyn Decker, Chris Rock, Dennis Quaid e il resto del cast sono affermati re e regine della commedia in grado di strabiliarci, ma qui appaiono sotto tono, quasi imbambolati, forse abbandonati a loro stessi durante i 20 minuti o poco più della loro apparizione. Che sia colpa del cast sovrabbondante? Ultimamente, infatti, ogni nuova commedia annovera un numero sempre crescente di stelle, col risultato che i relativi personaggi hanno minor spazio, la storia risulta più frammentaria e qualsiasi tentativo di affrontare una problematica si sgretola in partenza per impossibilità di corredarla di una struttura dignitosa e il risultato non può che essere un film superficiale. Quindi la domanda sorge spontanea: il pubblico vuole davvero questo?
Voto: 4 e ½. Pellicola che intrattiene ancor meno di “Travolti dalla cicogna” (uscita pochi mesi fa) quindi, se volete esorcizzare la gravidanza, optate per altri lidi.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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