Mettere sotto il medesimo tetto un gruppo di uomini eccentrici e di successo (anche se in un campo diverso dal solito) comporta la diffusione nella stanza di dosi di testosterone da capogiro e che sia solo questione di minuti prima che l’atmosfera si faccia rovente e prenda il sopravvento la legge della giungla. D’altro canto si sa, quell’istinto al confronto/scontro per la supremazia è necessario per individuare il capobranco che porterà ordine e successi. Ora, la gestibilità di questo eterogeneo ed esplosivo gruppo di maschi si complica ancor di più se vi è una presenza femminile (la lotta per la “preda” può assumere delle connotazioni davvero bizzarre) e/o se le persone  coinvolte siano ben coscienti di fare la differenza per la salvezza del pianeta Terra.

Adesso immaginiamo che il fratellino frustrato di un semi-Dio voglia vendicarsi al punto di allearsi con i più brutti e cattivi della galassia, a fronte di promesse che sappiamo non potranno mai avverarsi, e decida di sfidare a singolar tenzone il fratello perfetto in un campo da gioco a lui caro, il nostro pianeta appunto. Loki, questo il nome del minus habens, sopraggiungerà a casa nostra un pomeriggio qualunque creando un gran baccano all’interno di un bunker super segreto.

Ecco l’inizio con i botti del primo capitolo dei Vendicatori approdato il 25 aprile nelle sale cinematografiche del Bel Paese. In pochi minuti farà il suo ingresso in scena una parata di star Hollywoodiane, ciascuna perfettamente a suo agio nel costumino da super eroe, che darà vita ad un sogno che Marvel aveva dal lungo tempo: portare The Avengers su pellicola.

Dopo aver dato un volto cinematografico e presentato singolarmente la maggior parte dei protagonisti, e soprattutto aver ricevuto l’implicito placet del pubblico, i tempi erano maturi per farci godere della prima di una serie (speriamo) di avventure che sognavamo anche noi da tempo: tutti i beniamini degli ultimi anni che ci salvano in extremis dal frustrato conquistatore di turno che ci sta per ridurre in schiavitù spacciandocela come una merviglia. Magari esistessero davvero i supereroi…

Iron Man, Thor, Hulk, Capitan America e Vedova Nera sono qui riuniti da Nick Fury, direttore dell’agenzia internazionale per il mantenimento della pace, la così detta S.H.I.E.L.D., dopo il furto del Tesseract e la trasformazione di Occhio di Falco e del professor Selvig in marionette nelle mani di Loki (il fratello sfigato di Thor, affetto complesso di inferiorità e bramosia di un trono ma troppo accecato dalla furia per avere anche una sola speranza). Inutile raccontarvi il finale che soddisferà un po’ tutti i palati: c’è azione, sentimento, competizione, rivalità, tanti effetti speciali, adrenalina che scorre a fiumi e lui, Tony Stark/Iron Man che spicca tra tutti per carisma e sarcasmo,  uno spasso per lo spettatore più esigente e vero collante all’interno dell’eterogeneo gruppo di eroi.

Tutti dovranno dare il proprio contributo per la riuscita dell’impresa apparentemente impossibile, spirito di squadra e affidamento totale nell’altro sono imprescindibili e quando infine si avrà alchimia, il nemico le prenderà di santa ragione (che soddisfazione!). Amicizia, stima, fiducia e rispetto sono i messaggi reconditi della storia che raggiungono i destinatari con estrema semplicità, perché quando un’opera è equilibrata ed è esattamente come la immaginavamo nelle nostre fantasie, non rimane che la soddisfazione :-)