Un energico Amleto non si da pace sul palco del teatro Leonardo

Oggi sono indecisa, non so se parlarvi dell’atmosfera che regnava ieri al teatro Leonardo oppure solo di questo Amleto senza tempo, appassionante e travolgente, che ci ha fatto sognare per oltre due ore.

Vediamo…per prima cosa descriviamo la situazione: teatro letteralmente stritolato dagli edifici del politecnico di Milano, serata dalle temperature ben sopra la media, studenti ovunque e poi pullman che scaricano orde di adolescenti che, elettrizzati come se stessero per assistere ad una partita di calcio, si accalcano per raggiungere la sala. E saranno proprio loro a zittire gli adulti più e più volte mentre parlottano e soprattutto tifano per i loro beniamini…sul palco!

Ecco, ora parliamo di quel palcoscenico gremito di giovani attori che con il loro entusiasmo travolgono il pubblico e lo trascinano in un vortice di avvenimenti ed emozioni. Amleto cambia più volte volto (si si avete capito bene, gli attori si passano il testimone e cambiano ruolo in continuazione) ma la narrazione non subisce alcun contraccolpo, anzi la follia che pervade il giovane figlio del defunto Re di Danimarca non verrà mai meno e l’interpretazione del ciambellano Polonio è esilarante: incredibile l’attrice, che ci ha fatto dimenticare di essere donna, nei panni di un padre che cerca di accasare la figlia facendo il verso e la caricatura a tante situazioni attuali.

Ma si sa, Shakespeare è un autore senza tempo, che da secoli riesce ad intrattenere le più varie platee grazie ad argomenti che hanno  tormentato l’uomo dalla notte dei tempi. Questo testo è una tragedia dedicata alla vita e alla morte, alla sofferenza ed alla follia, al tradimento ed alla vendetta, alle parole non dette, al non-agire ed alle situazioni che non si sono volute vedere e la giovane compagnia, diretta dal duo Baccari – Orlandini che invece di esperienza in teatro ne ha molta, è riuscita a farci appassionare a questa frizzante trasposizione del testo.

Moderna è infatti la scena, con allestimenti che potremmo definire minimal che si contrappongono ad un abbigliamento più classico, senza che ciò crei un fastidioso contrasto, ed anche il linguaggio, che ogni tanto si tinge di colorite espressioni prese dalla nostra strada senza mai dimenticare di recitare quelle battute per le quali parte del pubblico è in platea. Tutto è bilanciato in una rappresentazione dal ritmo incessante che senza sosta vede correre i sei ragazzi su e giù dal palco (facendoci peraltro più volte temere per la loro incolumità) sino a rimanere sia noi che loro senza fiato.

Quelli di Grock ad ogni pièce del genio di StratforduponAvon, ci convincono sempre di più: dopo le allegrissime e canterine Comari di Windsor, assistiamo questa volta ad una tragedia che ha il merito di non deprimerci e/o annoiarci, anzi di essere vero intrattenimento che nonostante il crescente dramma riesce a regalarci diverse risate. Come già capitato in passato, anche questa volta ammettiamo che alcuni dettagli li avremmo preferiti differenti e che durante i 15 minuti finali abbiamo percepito la stanchezza, ma si sa … nessuno è perfetto! :-)

Quindi, vi lasciamo con le coordinate alle quali chiedere informazioni ed effettuare le prenotazioni:

Teatro Leonardo da Vinci – Via Ampère 1, angolo piazza Leonardo da Vinci, Milano – tel. 02 26.68.11.66  – email:  biglietteria@teatroleonardo.it  – sito web:  www.teatroleonardo.it

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  • davvero uno splendido spettacolo! i ragazzi erano molto carichi e, nel momento in cui Laerte vede Ofelia impazzita ... vi dirò la verità, mi sono scese due lacrime.

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