Il primo è certamente lo stesso commissario, un uomo assolutamente normale – ed il principio di identificazione si compie inesorabilmente – con una famiglia ormai usa agli orari e alle ombrosità derivanti dal suo lavoro, il carattere deciso di chi crede nella giustizia e vuole vederci chiaro anche quando tutte le evidenze sembrano portare ad una rapida archiviazione. Soprattutto una persona umile, perfettamente inserita nel contesto socio-economico di una Italia degli Anni Cinquanta che sta faticosamente uscendo dalle miserie dell’immediato dopoguerra: poche e oculate uscite, messa domenicale, qualche sforzo per accontentare una volta alla settimana i tipici desideri di divertimento della prole ed un piatto preferito pomposamente definito “carne e patate” che non ci si può certo permettere tutte le sere. All’acume investigativo si unisce dunque nel commissario Arrigoni una dignità umana ben distante dalle ricche opulenze di certi investigatori o dalla personalità borderline di altre figure chiave del noir internazionale, ed è un tratto distintivo che lo avvicina moltissimo al lettore.
Con il gusto un po’ retro di un liquore fatto in casa e trame delicate disegnate senza esagerazioni nonostante i delitti su cui poggiano le strutture narrative, il commissario Arrigoni accompagna in un “viaggio in due tappe” nel tempo e nella storia che vale davvero la pena compiere.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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