Don’t go out Mrs. Brown!

Teatro della Contraddizione, una novità per noi di Masedomani, decisione presa per caso, frutto di una sinossi che citava fumetti horror anni ’50, informazione troppo accattivante per non avere un seguito, con un’amante dei “diversamente vivi” come la sottoscritta! Ed ecco cosa abbiamo visto…

Storia in bianco e nero che narra di una vita che ha perso colore. Mrs Brown è spettrale e pare quasi esistere in un’altra dimensione, con un non-so-che di soprannaturale. Dove siamo? Cosa stiamo guardando? Il suo ingresso in scena ci fa temere per qualche istante di assistere alla quotidianità di un’anima intrappolata tra mura domestiche da cui non riesce più a scappare, un fantasma che paga le sue colpe rimanendo in quella casa che tanto lo faceva sentire protetto. Ed in un certo senso è proprio così.

Ma da cosa sta fuggendo Mrs. Brown? Perché è tormentata la nostra protagonista? La situazione non è sovrannaturale, bensì è la surreale percezione di qualcosa di molto naturale: quella paura che vi è in tutti noi e che in pochi (o forse molti più di quanti crediamo) cresce sino ad insinuarsi nei meandri della mente divenendo vero e proprio terrore. Una fobia che può trasformare chiunque in un recluso, in una persona fuori dal mondo, che non esiste più. Quando i tiri mancini della mente si impossessano della nostra vita, questo può essere il risultato.

Argomento ed allestimento moderni ed attuali, ma al contempo riesce a presentarsi come la più classica delle favole dell’orrore, questa pièce dalla recitazione a cui non eravamo preparati e che, per la seconda volta quest’anno dopo The Artist, ci sorprende e ci entusiasma. In sala, infatti, non si parla e la mimica è forte, sempre presente e a tratti caricaturale, così intensa che ci fa dimenticare l’assenza di dialogo. L’unica voce sarà quella fuori campo, la mente, l’inconscio della protagonista interpretata da una espressivissima e davvero comunicativa Chiara Vallini che, sola sul palco, con pochi e sapienti gesti, riesce a trascinare il pubblico dentro la casa della sua eroina, caricatura di uno mondo che si sta avvitando intorno alle sempre più frequenti angosce che i media alimentano quotidianamente.

La storia di questa donna che crede a tutto ciò che sente in televisione sino a propendere per una NON-vita e che si terrorizza alla sola idea di rispondere al telefono o di avvicinarsi allo spioncino, è forse il lato più horror di questo spettacolo, perché è così reale! E la scenografia è semplice ma non povera o carente soprattutto di quei particolari utili alla recitazione, evita solo di sottrarre attenzione alla protagonista, primadonna assoluta che in soli 50 minuti riesce a farci ridere e riflettere.

Si perché nell’epoca dei social network in cui la gente alla sera preferisce non uscire più di casa, perché tanto gli amici li incontra virtualmente, senza neppure doversi più preoccupare di darsi una rinfrescata e rendersi presentabile, il dubbio a noi sorge. Ci stiamo isolando, il contatto umano è più superficiale e le occasioni di socializzazione sempre più rare. Lo sconosciuto sta diventando il “diverso” e soprattutto coincide con quel pericolo evitabile solo stando lontani, anzi blindati in casa. Quindi, ditemi voi, se un po’ di Mrs. Brown non stia  già crescendo dentro di noi!

Con speranza che continui il suo viaggio attraverso le regioni della penisola, vi segnaliamo chi e cosa seguire, augurandoci che arrivi anche da voi e solletichi anche la vostra curiosità :-)

 

Il teatro della Contraddizione di Milano
http://www.teatrodellacontraddizione.it
dal 16 al 18 marzo 2012 ha ospitato

Teatro Neo
Trilogia dell’Abitare1.1
DON’T GO OUT MRS BROWN

di e con Chiara Vallini
Una produzione “I vicini di Peppino” con il contributo di Regione Piemonte e con il sostegno del Sistema Teatro Torino e T.i.R. Teatro in Rivolta

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