I premi della 62° Berlinale sono stati assegnati, siamo davvero alle battute finali di questa mastodontica kermesse, di cui parleremo ancora per un po’, ma oggi vogliamo dedicarlo al nostro primo film visto una volta a Berlino, nonché una delle pellicole più particolari presenti al Festival, che speriamo di poter rivedere presto al cinema dietro casa.
Oggi, infine, possiamo considerare le guerre mondiali un lontano ricordo, oramai i superstiti si contano sulle punte delle dita, anzi non è lontano il momento in cui parrà fanta-storia, quindi perché non unirla realmente alla fantascienza e rivisitare un pochino il nostro futuro prossimo in due spassose ore di intrattenimento, spostando, per esempio, i conflitti su scala intergalattica, ma senza cambiare dimensione o sfruttando brecce spazio-temporali? Prendendo magari spunto (ma è solo un suggerimento) da qualche passeggiata dell’Apollo?
Cosa hanno in comune finlandesi, tedeschi ed australiani? Semplice, un’idea geniale sviluppata in maniera esilarante e politicamente scorretta che ha visto nascere quelli che potremmo definire i nazisti dello spazio. Un folto gruppo di emigranti intergalattici, nascosti per quasi un secolo sul lato oscuro di altro astro, vorrebbero infinocchiare uno dei capi di stato più influenti del pianeta terra per conquistarci tutti e trasformarci nei loro piccoli schiavi. Che ci sia speranza di salvarci mostrando adeguato pedigree non ci è dato sapere, ma direi che la loro stima nei riguardi del nostro ramo della famiglia sia piuttosto bassina e non vi siano molte speranze.
Due ore di divertenti in/out dalla terra alla vicina luna, numerose le caricature, che non risparmiano nessuno, e la dimostrazione che bramosia di potere e voglia di regnare sovrani vadano a braccetto con il genere umano ovunque esso risieda ed qualsiasi sia l’epoca! Dietro questa intelligente parabola, vi è effettivamente un ben confezionato film di fantascienza dall’animo ironico che, appunto, come si confà al genere, vuole mandare un messaggio non divertito e fine a sé stesso, ma positivo, costruttivo e family oriented e… noi ce lo siamo goduto sino all’ultimo fotogramma!
Cast eccezionale che non si è tirato indietro e,come la produzione ha osato scherzare su un capitolo molto spinoso della storia, così tutti sono stati allo scherzo ed hanno dato davvero molto: scazzottate, inseguimenti intergalattici e sane battaglie a bordo di astronavi dalle più stravaganti forme troneggiano sullo schermo per la maggior parte del tempo e duettano con il primo presidente donna degli Stati Uniti, che molto ci ricorda (che sia voluto? :)) una delle donne sconfitte nelle ultime campagne elettorali americane.
Iron Sky era tanto atteso quanto è uno di quei rari casi in cui l’aspettativa non è stata disattesa, ma addirittura appagata dal ritmo e da quanta cura vi è stata messa Tecnicamente considerato un B-movie, di fatto ha le carte per giocare in serie A: meno demenziale dei vari “Scarry Movie”, perfettamente allineato agli ultimi ritrovati della tecnologia in fatto di effetti speciali e il battage pubblicitario è stato più efficace rispetto a quello di ben più blasonate opere; certo è che questo film è arrivato in città anche grazie a quel milione raccolto col passaparola della gente comune.
Sarà stato un parto lungo e doloroso ma il risultato è notevole, per un prodotto veramente indipendente e costato poco poco, quindi ora la speranza è solo che venga distribuito, magari proprio via web e nell’attesa che venga tradotto, ecco il trailer :)
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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