Il Capodanno si avvicina a gran velocità e con esso funesti ricordi di tombole all’oratorio, di una festa di piazza trasformatasi in una lotta per la sopravvivenza in una Milano che sembrava Baghdad durante Desert Storm o di imbarazzanti trenini danzanti. Dovesse capitarvi quest’anno, non disperate: possiamo assicurarvi che c’è di peggio, e ve lo andiamo a dimostrare.

Per una romantica notte da fidanzatini innamorati alcuni sceglieranno di soggiornare al Jailhotel Löwengraben di Lucerna, in Svizzera. Non è un errore di stampa, si tratta effettivamente di una prigione trasformata in una “struttura di accoglienza”, se così può essere definito un albergo che ha mantenuto le sbarre originali alle finestre e che vanta fra le stanze più richieste l’ufficio del direttore o la sala ricreazione. Se il moroso di turno si presenta da voi con una strana luce negli occhi esclamando “cara, ho una idea di totale evasione per Capodanno”, cominciate a temere. Anche perchè la probabilità di frantumarvi i denti su una lima nascosta nel panettone è piuttosto alta.

Festeggiare il Capodanno all’aria aperta è già una bella sfida. Farlo in Svezia può risultare letteralmente agghiacciante, sempre che non siate in compagnia di fanciulla biondo-dotata o di suo omologo maschile. Ma anche in questo caso, è difficile immaginare chi possa desiderare di veder spuntare il nuovo anno in un albergo costruito a tredici metri di altezza, accessibile peraltro con l’instabile supporto di una scala di corda. Il bello è che risulta già prenotato, quindi qualcuno che festeggerà il 2012 assumendosi il rischio di mettere un piede in fallo ancora brillo uscendo di “casa” lo hanno trovato…

Tuo marito ti ha appena promesso un Capodanno decisamente “a luci rosse”? Prima di immaginare di accogliere il nuovo anno in una baita montana, romanticamente accoccolati davanti al caminetto acceso, scambiandovi effusioni lontano dai figli, verifica che per casa non non ci siano prenotazioni riportanti l’indirizzo 827 Stutter Street, San Francisco, USA. Finiresti per non riuscire ad addormentarti: la stanza non è esattamente rilassante, come puoi vedere dalla monocromatica immagine che segue.

La parola Capodanno è spesso preceduta dall’espressione “Cenone di…”, assicuratevi quindi che nessuno dei vostri amici abbia prenotato al Marton di Taipei. L’idea di una vacanza in capo al mondo può sembrare fantastica, e ci accoderemmo volentieri, se non fosse che il locale citato utilizza contenitori e piatti capaci di far passare la fame ad un battaglione di alpini. Se può rasserenarvi, abbiamo verificato: non è prevista consegna a domicilio :)

Diteci la verità: all’improvviso l’invito ad attendere l’arrivo del 2012 in una balera laziale intonando “Arrivederci Roma…” con trenta turisti giapponesi non vi sembra una allettante occasione di divertimento e scambio interculturale?

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