Mettiamola così: la classifica dei libri più venduti della settimana è un grazioso aeroporto. Ci sono macchine volanti in decollo, altre che si stanno preparando a toccare la pista per scomparire dalla vista, una volta completato il rullaggio. E c’è qualcuno che sale come un missile, su su su su…
Dalla decima alla sesta posizione. Apre la classifica Melissa Hill con il suo (ahimè) fortunatissimo “Un regalo da Tiffany”. Il suo decimo posto ci conforta e ci fa finalmente immaginare una classifica priva di questo libro che francamente ci ha detto pochino. Giampaolo Pansa (nono con “Poco o niente…”) e Vito Mancuso (ottavo con “Io e Dio. Una guida per perplessi”) continuano a mantenere i saggi in Top Ten, preceduti da Sveva Casati Modigliani che, con “Un amore di marito”, si piazza settima . Al sesto posto una new entry: “La mia anima è ovunque tu sia”, un romanzo con cui Aldo Cazzullo ci trascina in una storia ambientata fra il 1945 (partigiani e Curia locale a spartirsi un tesoro) e un omicidio nel 2011. Intrigante.
Le due posizioni che precedono il podio vedono la discesa decisa di Coelho con il suo “Aleph” – da cui personalmente mi terrei lontano- e l’ìimmancabile raccolta di ricette firmate Benedetta Parodi. “I menù di Benedetta” si posiziona ai piedi del podio, in attesa probabilmente di vedere moltiplicate le vendite sotto Natale.
Stabilmente al terzo posto Marcello Simoni con “Il mercante di libri maledetti”: trama medievale ambientata in pieno 1200 che prende il via con la storia di un monaco inseguito da un gruppo di inquietanti cavalieri a caccia di un libro. Lo ammetto: settimana dopo settimana la mia curiosità è in crescita.
Seconda posizione: bocciato Coelho, il gradino più alto del podio sembrava poter ospitare l’ultimo romanzo di Erri De Luca. “I pesci non chiudono gli occhi” si ferma al secondo posto – e vedremo fra poco il perchè – mantenendo un livello di vendite che va forse al di là delle aspettative iniziali.
In testa alla classifica torna Mondadori che – assente da un lasso di tempo imbarazzante per la strategia editoriale del gruppo – festeggia con l’ultima creatura di Fabio Volo intitolato “Le prime luci del mattino”. Un passaggio su un autore amato dagli adolescenti, specchio dei trentenni e molto letto dalla generazione degli -anta è assolutamente obbligatorio.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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