Qualche nuova entrata ed un paio di conferme: la classifica dei libri più venduti è in continuo movimento, in un mercato che non pare avere la stessa dinamicità. Dovremo attendere dicembre ed il probabile sbarco dei “grandi nomi” per vedere finalmente crescere i livelli di vendita?
Dalla decima alla sesta posizione. Apre la classifica il sempiterno romanzo della Diffenbaugh intitolato “Il linguaggio segreto dei fiori”, che dopo una estate da protagonista non sembra voler abbandonare la Top Ten. Donato Carrisi segue con “Il tribunale delle anime”, mantenendo la presenza in classifica con una posizione probabilmente più bassa di quanto ci si aspettasse dall’autore del fortunatissimo “Il suggeritore”. Giampaolo Pansa (ottavo con “Poco o niente…”) e Vito Mancuso (sesto con “Io e Dio. Una guida per perplessi”) tengono alta la bandiera dei saggi. Tra i due si posiziona Melissa Hill con “Un regalo da Tiffany” che abbandona (finalmente) la parte alta della classifica e si posiziona malinconicamente settima.
Le due posizioni che precedono il podio ci costringono ad amareggiarci un po’: al quinto posto si piazza infatti Sveva Casati Modignani con “Un amore di marito”, romanzo che il Corriere definisce “rosa coniugale” consigliandoci di starne decisamente lontani. Al quarto posto la new entry più alta in classifica: mancavano da qualche mese i libri di ricette e la Parodi pone rimedio pubblicando per Rizzoli “I menù di Benedetta”. La lunga rincorsa alla strenna natalizia parte decisamente da qui…
Al terzo posto, in salita rispetto alla settimana precedente, torna a colpire Newton con “Il mercante di libri maledetti” di Simoni: trama medievale che sembra occhieggiare un po’ all’Eco de “Il nome della rosa” per un romanzo che a questo punto varrà la pena di provare a scoprire.
Seconda posizione: la piazza d’onore va ad Erri De Luca e al suo “I pesci non chiudono gli occhi”: lo scrittore napoletano mantiene posizione e livello di vendite con una strategia editoriale furba e che prevede l’accoppiamento con DVD a soli due euro in più. A prescindere dalla simpatia o dall’interesse verso il romanzo, da lodare chi cerca di trovare nuove strade per trascinare alla lettura.
In testa alla classifica Bompiani festeggia con “Aleph” di Paulo Coelho: “Siamo davvero quello che vogliamo essere, facciamo davvero quello che vogliamo fare? Molti libri si leggono. Aleph si vive”. Non costringetemi a metterci gli occhi sopra, per pietà.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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