Che il romanzo di Andrea Molesini mi avesse decisamente convinto era già noto dalla pubblicazione della recensione. Atterrato in Friuli-Venezia Giulia venerdì sera, potevo forse perdere l’occasione di ascoltare dalla viva voce dell’autore genesi e curiosità su uno dei migliori romanzi italiani dell’ultimo biennio?
No, non potevo. E quelle che seguono sono alcune immagini scattate all’interno della Libreria Ubik di Udine, sede dell’evento e teatro del piacevolissimo incontro. Le radici storiche del romanzo, il percorso narrativo concepito sui personaggi prima che sulla trama ed una serie di considerazioni sul mondo editoriale – dai pensieri sulle pressioni legati ai premi letterari fino alla scelta di un editore come Sellerio, capace di distinguersi e di mantenere l’umiltà – sono stati argomenti di una intensa ora a cuore in mano, che ha confermato quanto di buono avevano già lasciato presagire le pagine di “Non tutti i bastardi sono di Vienna”.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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