Dopo un’ultima settimana di settembre all’insegna della mobilità, anche il mese di ottobre si apre all’insegna delle novità, che questa volta investono direttamente la testa della classifica. Scopriamo insieme come!
Dalla decima alla sesta posizione. Apre la classifica il sempiterno romanzo della Diffenbaugh intitolato “Il linguaggio segreto dei fiori”, ultimo baluardo delle classifiche estive che ancora resiste in Top Ten. Lo anticipano di poco la Serrano, nona con “Dieci Donne” (e il giochino di parole è assicurato…) e Donato Carrisi, che con “Il tribunale delle anime” non sta per il momento doppiando l’incredibile successo de “Il suggeritore”. Chiudono la cinquina Stella&Rizzo, inossidabile accoppiata che torna a colpire gli sprechi della Casta con “Licenziare i padreterni”, e “Giudici” di Lucarelli – De Cataldo – Camilleri, di cui abbiamo già raccontato
Nelle due posizioni che precedono il podio troviamo toni thrilleristici in ambientazioni e colori completamente differenti: sbarca infatti direttamente al quinto posto “Lo scalpellino”, ultimo romanzo della giovane autrice svedese Camilla Lackberg che ha saputo capitalizzare il successo planetario di alcuni autori nordici di genere, primo fra tutti Stieg Larsson. A precederla Marcello Simoni e il suo “Il mercante dei libri maledetti”: plot medievale, ambientazione profondamente libresca e prezzo (ottima iniziativa!) popolare per un romanzo che sta dividendo i lettori fra critici e assolutamente entusiasti.
Al terzo posto, abbandona finalmente il gradino più alto del podio Melissa Hill con il suo “Un regalo da Tiffany”: ammetto di non averlo apprezzato molto – e credo lo si sia percepito – e in ogni caso era decisamente giunto il momento di un avvicendamento al vertice.
Seconda posizione: Il nuovo romanzo di Erri De Luca si piazza immediatamente alla spalle della capolista. Confesso di non essere mai rimasto del tutto conquistato dalle opere dello scrittore napoletano, e dubito che “I pesci non chiudono gli occhi” supererà il mio vaglio critico nella scelta dei volumi da portare alla cassa, ma con ogni probabilità è un limite tutto mio, da prendere con le pinze…
In testa alla classifica con una scalata impresssionante: era da tempo che una new entry non si posizionava direttamente al primo posto. E’ toccato ad “Aleph” di Paulo Coelho, per il quale vale un po’ il discorso che ho fatto in precedenza: non mi ci sono mai avvicinato suffientemente dal poter dire di conoscerlo e di poterlo apprezzare o meno. Bompiani lancia il romanzo di punta del suo catalogo sostenendo che “Siamo davvero quello che vogliamo essere, facciamo davvero quello che vogliamo fare? Molti libri si leggono. Aleph si vive”. Il che, francamente, non aiuta.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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