La classifica dei libri più venduti, fine settembre 2011

In genere, due novità sul podio sono un segnale positivo: denotano vivacità e offrono spunti interessanti per la lettura. Ecco, questa settimana non è propriamente così…

Dalla decima alla sesta posizione. Ad aprire la classifica abbiamo, in decima posizione, lo splendido “Non tutti i bastardi sono di Vienna”, romanzo di Andrea Molesini meritatamente proclamato vincitore del Premio Campiello, di cui sono assolutamente entusiasta (a breve recensione che ne dettaglia i motivi, promesso). Seguono due nuove entrate: “Gli ingredienti segreti dell’amore” di  Barreau (il titolo è preoccupante, ma è edito da Feltrinelli) e “Io e Dio. Una guida dei perplessi”, nuovo saggio del filosofo e teologo Vito Mancuso che non mancherà di suscitare qualche polemica.  In settima posizione, prosegue la la lotta alla Casta della coppia Stella&Rizzo, che con “Licenziare i padreterni” garantisce arrabbiature a tutti noi. Completa la cinquina Marcela Serrano, in caduta libera con le sue “Dieci Donne”, medaglia di bronzo soltanto sette giorni fa.

Nelle due posizioni che precedono il podio ritroviamo il nuovo fenomeno del thriller italiano, quel Donato Carrisi che con “Il suggeritore” aveva ottenuto una grande popolarità dentro e fuori i confini nazionali: “Il tribunale delle anime” pare orientato allo stesso successo. Resiste al quarto posto “Il linguaggio segreto dei fiori” e, francamente, sarebbe anche giunto il momento di abbandonarlo al suo destino…


Al terzo posto, in ascesa rispetto alla nostra ultima chiacchierata troviamo “Giudici”, raccolta di tre racconti del terzetto Lucarelli – De Cataldo  – Camilleri: con una simile sfilata di grandi nomi era difficile non prevederne un buon successo. Lo abbiamo recensito pochi giorni fa, tra l’altro…


Seconda posizione: Eccoci alla new entry meglio posizionata della settimana: “Il mercante dei libri maledetti” raggiunge direttamente la seconda posizione del podio. Marcello Simoni strizza l’occhio all’Eco de “Il nome della rosa” con un thriller medievale che andrà assolutamente verificato, ma che risulta già vendutissimo.


In testa alla classifica resiste – ahinoi – il libro più venduto e meno convincente dell’estate 2001: ne abbiamo già detto – e non benissimo – ma va, necessariamente, sviluppata una considerazione: Newton Compton posiziona due suoi romanzi in vetta alla classifica, e lo fa perseguendo la politica del basso costo. Un segnale ulteriore della crisi economica o una forma di rigetto verso le recenti normative sulle scontistiche dei libri?

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