Milano Film Festival 2011, Concorso Cortometraggi parte terza

GRUPPO I
Gruppo caratterizzato da un paio di corti ottimamente girati e da uno che spicca su tutti per sceneggiatura, interpretazioni e capacità di mantenere incollati allo schienale: il mio voto non può che indirizzarsi verso “Apele Tac” (“Silent River”). Due amici e il loro desiderio di libertà che si concretizza con il tentativo di fuga dalla Romania comunista attraverso un fiume: toni thrilleristici, plot deciso e una serie di scene che fanno avvertire la sensazione dell’acqua nei polmoni.

 

GRUPPO J
Di norma bimbi e adolescenti finiscono per stufare, giusto? Beh, all’interno del gruppo J ho potuto ammirare un cortometraggio che, muovendosi delicatamente fra l’ironia e gli aspetti più complicati del passaggio da infanzia ad adolescenza, mi ha comunque soddisfatto. in “Jam Today” di Simon Ellis il tentativo di accrescere muscolatura e struttura fisica del giovanissimo protagonista è metafora di una crescita ben più complicata: quella del passaggio all’età adulta. Promosso!

 

GRUPPO K
I gruppi di cortometraggi del Milano Film Festival edizione 2011 si chiudono con quattordici minuti di puro divertimento: nelle gag continue e mai volgari dell’irlandese “Noreen”, facciamo la conoscenza di due poliziotti chiamati ad intervenire sulla scena di un possibile suicidio. Ecco, diciamo pure che se state pensando alle tute bianche e immacolate di CSI siete un filo fuori strada: una successione di errori in un corto-commedia dai contenuti apprezzabilissimi!

 

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