fanucci_-_matheson._i_migliori_racconti

Un vero maestro nell’arte del racconto, Raymond Carver, amava ricordare: “Mi piace il salto rapido di un buon racconto, l’emozione che spesso comincia già nella prima frase, il senso di bellezza e mistero che si riscontra nei migliori esemplari; e il fatto […] che un racconto può essere scritto e letto in una sola seduta (proprio come una poesia!)”. Ebbene, “I migliori racconti” di Richard Matheson corrispondono in maniera perfetta a questa descrizione. E prima di addentrarci in alcune considerazioni sulla selezione pubblicata, voglio indirizzare un complimento a Fanucci: in un periodo di polemiche fra case editrici e librerie (laddove le due proprietà non coincidano, ovviamente…), la casa editrice romana aggiunge al suo catalogo una piccola raccolta di gioielli che ha il pregio ulteriore di essere stata offerta ad un prezzo davvero molto accessibile.

Di Richard Matheson sono certamente già noti i romanzi: “Io sono leggenda” (accompagnato, ahimè, da una infausta copertina con Will Smith, e poco importa sei il protagonista del romanzo sia irlandese…), “Al di là dei sogni”, “Tre millimetri al giorno”. Azzarderò una considerazione che potrebbe attirare su di me le ire dei mathesoniani duri e puri: trovo la sua produzione breve addirittura superiore a quella dei romanzi citati, ed i racconti contenuti in questa antologia hanno ulteriormente consolidato questa mia opinione.

Che si corteggi l’horror con “La danza dei morti”, si tinteggi la narrazione di toni thriller come nel celebre “Duel” o che ci si perda nella paranoia esistenziale de “La legione dei cospiratori”, Matheson rivela tutta la sua grandezza: un autore in grado di superare i limiti del genere, di miscelare sapientemente piani narrativi e di intrattenere, nella concezione più intelligente del termine, il lettore. Ognuno dei racconti che compongono la raccolta ha il potere di stregare immediatamente, di evocare alienazioni o fantasmi che è impossibile non sentire propri, dalla difficoltà di relazione con l’altro alla disperata mancanza di accettazione della realtà. Il tutto, stilisticamente, con trame e ritmi che dipendono dal messaggio comunicato, e che lo accompagnano come in una perfetta partitura musicale.

La preda, La casa impazzita, L’uomo enciclopedico, La legione dei cospiratori, Nato d’uomo e di donna, Il nuovo vicino di casa, La danza dei morti, I figli di Noè e Duel: nove racconti, nove momenti arricchenti da assaporare, e da consigliare agli amici.

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