Come al solito Dave & Co. hanno la mia ammirazione.
L’apertura con “Bridge Burning” ci fa capire subito lo spirito del disco.
Il singolo “ROPE” è una cinghiata, ritmo puro e chitarre a manetta che si incrociano tra loro stando dietro ad una batteria forsennata.
“I should have known” (in cui al basso figura l’ex Nirvana Krist Novoselic) è uno dei brani migliori dell’intero disco ed uno dei pochi momenti riflessivi.
Nota di merito anche a “These days”.
Una curiosità: in un mondo dove il digitale è visto come un toccasana i FF hanno deciso, assieme al produttore del disco Butch Vig (che molti di voi riconosceranno come chitarrista dei GARBAGE, nonché come produttore del celeberrimo “Nevermind”), di usare per incidere non tracce digitali e Pro Tools ma i vecchi nastri magnetici, che lasciano ben poco spazio ad errori di esecuzione. Questo a maggior conferma del fatto che siano degli ottimi musicisti.
Nel complesso un disco tiratissimo, in cui si lascia poco spazio a pezzi commerciali. I suoni sono più graffianti, niente atmosfere acustiche né giocose alla “Learn to fly”. Per capirci, è ben lontano dalle sonorità di “There Is Nothing Left To Lose”, ma anche dell’ultimo “Echoes, Silence, Patience & Grace”. Un disco duro e puro insomma, a partire dalla copertina, decisamente minimalista. (Piccola nota negativa: il libretto del cd potevano anche fare a meno di inserirlo….non riporta neanche un testo ma solo 14 pagine di foto semi-psichedeliche ed i credits).
Con “WASTING LIGHT” insomma i FF hanno fatto nuovamente centro!
I Foo Fighters sono: Dave Grohl, Taylor Hawkins, Nate Mendel, Chris Shiflett e Pat Smear
Non deve essere facile destreggiarsi fra plettro e tastiera, fra una chitarra ed una recensione. Loris ci riesce perfettamente, e – quando non è impegnato a suonare con La Stazione Dei Pensieri – ci regala playlist musicali ed impressioni dal mondo delle sette note, con qualche felice deviazione godereccia.