Beh, non tutti i “classici” possono piacere allo stesso modo, perlomeno… non in quanto tali! E questo di cui parliamo è senza dubbio un film carino, ma che non lascia il “segno”. Ovviamente ci sono degli elementi che caratterizzano in positivo la pellicola, conferendole una originalità ed un marchio di interesse per chi si accinge a guardarlo. Due su tutti: l’ambientazione, perché le cascate del Niagara e tutto il paesaggio che le circonda hanno un fascino davvero unico; secondo elemento, l’interpretazione della Marylin, riguardo quale devo fare mea culpa: sono sempre stato influenzato da una sorta di pregiudizio nei suoi confronti, portando l’etichetta della bella e svampita ottima per le commedie. Invece, complice il particolare che in questo film ha un ruolo un pò dark (anzi, anche più di “un pò”….), devo riconoscere che bella lo era davvero e molto, ma che aveva anche delle capacità di recitazione che andavano ben oltre quella che era soltanto la sua “immagine” da mito.
Per il resto, facendo una critica ed assieme un complimento alla trama, ho notato un ché di hitchcockiano, un ispirarsi al Maestro del noir per sviluppare una storia in cui ci sono gli immancabili colpi di scena, il gioco sulle apparenze che depistano lo spettatore (o almeno ci provano…), il tutto in un ritmo un pò compassato, senza la tensione tipica che tiene sulle corde lo spettatore nei film del buon Alfred.
Tutto sommato, il film risulta gradevole da guardare, un noir con una storia interessante ed interpreti alcuni bravi, altri dignitosi, con alcuni spunti particolarmente interessanti, tra i quali senza dubbio quelli prima citati.
Mks77 amante dell’oratoria, gran osservatore, un po’ perfezionista, decisamente curioso. Senza indugio sottrae ore al riposo per cogliere/scoprire la poesia dei capolavori del passato, anche quando l’operazione è una vera “mission impossibile”. La sua migliore alleata è la sottile ironia con la quale è sempre disponibile al confronto cinematografico
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