Cielo di un azzurro poco cittadino, sole estivo che infine troneggia e quattro anime rimaste in città a causa del primo esodo stagionale. A questo fuggi fuggi generale alla ricerca di un po’ refrigerio noi ci siamo volentieri sottratti per sostenere le promesse del panorama musicale nostrano. Così armati di reflex e con mise molto “alla marinara” ci siamo tuffati in metropolitana.
Prima impressione: i Pulp Project hanno già un bel gruppetto di fan!
Gli applausi calorosi, i fischi (d’incitamento) da stadio ed i balli spontanei a cui ho assistito lo scorso pomeriggio nella fermata Duomo della metro sono stati una piacevole novità. Nessuno stupore quindi che l’azienda dei trasporti locali abbia optato per un (insolito) rafforzamento della sicurezza, anche se tutto si è svolto in totale armonia sopra e sotto il palco.
Questa band milanese di tre elementi, che a prima vista sembrano usciti da I Blues Brothers, ma vogliono forse omaggiare Le Iene, propone una alternanza tra brani tratti dai film di Quentin Tarantino e propri pezzi, rigorosamente proposti in lingua inglese. Incredibile vedere quanti seguaci misti a curiosi abbiano sfidato il clima torrido e l’aria rarefatta presenti sotto piazza Duomo per godersi il concerto degli espressivissimi ragazzi, molto a proprio agio sotto i riflettori, che sembra calchino i nostri palchi da tre anni con il loro sound rock a tratti blues.
Abili nel promuovere i propri concerti, pare non amino lasciar trapelare informazioni sul proprio background e meritano di venir segnalati per l’originalità della proposta. In questa pagina troverete i loro brani, sentiteli, giudicateli e chissà che non si riesca ad accelerare il processo di pubblicazione del loro album e conseguentemente ottenere un’intervista :-)
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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