Non smetterò mai di stupirmi ogniqualvolta un teatro mi riserva delle belle sorprese! E lo Spazio Tertulliano sembra voglia sbaragliare la concorrenza e salire direttamente sul podio: per la seconda volta consecutiva ha fatto centro! (Certo, ironico è che per ben due volte ciò abbia coinciso con giornate torride e quella sala faccia smagrire anche  le palpebre, sob…)

Da qualche anno, il caso ha fatto nascere un rituale: io ed FPU prima del tradizionale scambio dei doni natalizi ci concediamo una pièce teatrale. Così una sera dello scorso dicembre l’ho sfinito sino ad acconsentire a rivarcare la soglia del teatro Litta, che tanto ci aveva scottati nel 2009 con una visionaria e folle versione de “L’Amante” di Pinter. Da “Otto donne e un Delitto” ne uscimmo letteralmente entusiasti e riconciliati con uno dei teatri più vecchi di Milano.

Ma torniamo ad oggi, quando ho fatto una sauna in compagnia di “4 donne e 1 matrimonio” o meglio, delle belle, simpatiche e brave (ma brave!) protagoniste della mia serata prenatalizia. Eccole li: sul palco quattro donne (già  ammirate) e due uomini (da scoprire) che ci presentano una famiglia comune. Conversazioni e confessioni inizialmente in una soffitta, poi in una sagrestia e quindi di nuovo nella mansarda di casa. Quando? Prima, durante e dopo il giorno del matrimonio dei due fratelli gemelli.

Una famiglia per bene che si rivelerà “normale” nelle debolezze, negli errori, nelle decisioni da prendere. Una commedia brillante che con ironia affronta problemi più o meno comuni della vita di coppia, del rapporto coi genitori e soprattutto di quel particolare ed importante processo che ci porta ad effettuare una scelta, in cui la paura ha un ruolo fondamentale. Le coppie son 3 e ½: quella in crisi, i perfetti innamorati, gli alternativi (e… no, del ½ non parlerò ;) ). Chi di loro si salverà? Quale sentimento sopravvivrà alle opprimenti tradizioni di famiglia che faranno emergere continue ed inaspettate verità? Cosa nascondono i protagonisti? Soprattutto, si conoscono davvero in famiglia?

Segreti e sorprese si alterneranno per tutto il tempo ed i continui colpi di scena si riveleranno la chiave vincente: rendendo leggero e godibile uno spettacolo che già dalla scenografia (tanto minimal quanto efficace) aveva fatto comprendere che senza tergiversare e con brio si sarebbe arrivati diretti al punto. Quale? La filosofia “occhio non vede e cuore non duole” è davvero la migliore linea da seguire? Oppure si deve essere sempre e comunque sinceri anche quando ciò creerà inutili complicazioni e non approderà ad alcuna soluzione?

Tamara Balducci, Linda Gennari, Greta Zamparini e Silvia Giulia Mendola sono alcune delle attrici della compagnia PianoInBilico che speriamo di rivedere la prossima stagione in una nuova rappresentazione. Nell’attesa, ci auguriamo che lo spettacolo continui a calcare le scene italiane nonostante l’estate oramai alle porte e ringraziamo lo Spazio Tertulliano che dal 12 al 22 maggio le ha ospitate.