Valerie è giovane, bella, bionda, sincera, brillante ed ama Peter, il ragazzo tanto affascinante quanto non predestinato ad essere sempre al suo fianco. La ama sinceramente, ma è un umile taglialegna quindi non un buon partito. I due innamorati decidono allora di fuggire dal villaggio tanto idilliaco quanto isolato, abbarbicato sui monti e maledetto: da generazioni un lupo mannaro miete vittime tra gli abitanti ed ora, dopo un lungo periodo di quiete, si è ripresentato per uccidere iniziando dalla sorella di lei.
Il cast è ricco di giovani promesse (Shiloh Fernandez e Max Irons) e di volti noti, primo tra tutti un Gary Oldman che di film in costume ne annovera davvero molti e che è rimasto nei nostri cuori con la sua versione di Dracula. La sua performance è di alto livello ma non riesce a divenire efficace traino di quelle degli altri. Nonostante le tinte forti e l’ambientazione surreale, il film non spaventa come un horror, non ci tiene sulle spine come thriller, non stupisce mai come una avventura fantastica, non appassiona tanto quanto un Othello e non si presenta con uno stile marcato, ma pare essere un po’ di tutto. Anzi non si nota neppure un dettaglio ben poco nascosto come il fatto che nel paese maledetto abbiano tutti gli occhi del medesimo colore ed un motivo c’è…
Inutile dire che di questa rivisitazione fantasy, pseudo gotica e ben poco horror della tradizionale fiaba è già stata scritta e pubblicata da autrice approvata dalla regista e (immagino io) dal produttore ed ideatore della pellicola, versione cartacea. E a me scappa la poesia…
Buona l’idea, realizzazione che lascia titubanti. Finale aperto che non ci fa ben sperare. Peccato!
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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