Le anteprime, si sa, sono magiche, ti fanno sentire speciale perché ti concedono il privilegio di vedere un film nella sua forma originaria con al massimo l’ausilio di un sottotitolo, così da poter cogliere tutte le sfumature che ahinoi si perdono talvolta con la traduzione. Mai come in questo caso devo un ringraziamento agli organizzatori del Future Film Festival di Bologna che mi hanno permesso di vedere in anteprima questa pellicola che ruota tutta intorno alle differenze linguistiche (e culturali) tra britannici ed americani, affidando un così difficile ruolo ad un soggetto d’eccezione: un alieno. Si, si avete capito bene, il nostro Paul è un extraterrestre del tutto simile agli omini verdi dei comuni adesivi, intelligente, divertente, talvolta sfacciato ma estremamente socievole, che durante la propria fuga dall’Area 51 (dove vogliono farlo diventare uno spezzatino dopo 60 anni di onorata collaborazione inter-specie) chiede soccorso ad una coppia di amici (nerd!) giunti dal vecchio continente in occasione del raduno annuale di Comic- Con
Pellicola a tratti scorretta, ma mai eccessiva, che mescola con ironia vari generi spaziando da un road movie, poco demenziale, alla fantascienza. Essa fa non solo la parodia di MIB, ma cita ed omaggia il papà di ET, attribuisce una nuova paternità all’agente Fox Mulder, ci fa dimenticare Indipendence Day e non prende sul serio neppure Alien, diventando così godibile da adolescenti e non. Un occhio attento può trarre diversi messaggi c.d. intelligenti relativi a come trattiamo il prossimo, alle difficoltà di accettazione del diverso, all’ottusità che discende dal fanatismo in generale, sino al riscatto dei nerds e degli appassionati di fantascienza, ma per una volta ci piace pensare che sia solamente una commedia brillante.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”