Pensavate ci fossimo scordati del sequel/prequel di quel gran campione di incassi di Paranormal Activity? Credevate che non avessimo avuto il coraggio di vederlo o peggio che ci fossimo scordati di voi?Potevamo esimerci dal non sfruttare cotanta “meraviglia” per il nostro lunedì tutto brividi e tremori? Con il caldo che ha giocato d’anticipo senza nessun tipo di avvisaglia è proprio quel che ci vuole: aggiungere un altro tassello alla storia più discussa e demolita dai puristi del genere, quindi… iniziamo la settimana con Paranormal Activity 2.
V.
I budget lievitano, i personaggi si moltiplicano e le videocamere non si contano più (qui abbiamo a che fare non solo con la tipica camera a mano, ma anche con telecamere di sicurezza piazzate in ogni stanza). Se da un lato questo episodio aggiunge un aspetto narrativo, approfondendo ciò che avevamo visto nella prima parte, d’altro canto risulta purtroppo scadente sotto altri aspetti: sovrabbondanza dei soliti cliché da spavento, ripetizione dell’alternanza momenti statici (diurni) e di attesa (notturni), non aggiunge nulla di interessante rispetto a ciò che abbiamo già visto e, anzi, scivola pure nella palese scopiazzatura (in una scena) di altra pellicola del genere, ossia “rec”.
Se il primo film era riuscito a suscitare quesiti, con il secondo possiamo analizzare altri aspetti. Quali? Il perché piacciano tanto opere che non sono altro che copie di copie di copie; come mai sempre più spesso sia una buona campagna pubblicitaria a decretare il successo di un film e non viceversa; perché una seppur “rudimentale” pellicola ma baciata dalla fortuna debba essere commercializzata solo dopo esser stata spogliata di tutto quello che di genuino aveva. E poi, sono solo io che mi prodigo in tutti i modi al fine di trovare del buono in questi film così da evitare di arrabbiarmi per i soldi appena spesi???
A.
In effetti come dare torto ad A.: il maggior difetto è la lunghezza, la lentezza, la ripetizione del nulla assoluto e la prevedibilità di questo nuovo capitolo di ciò che appare stia diventando una saga.
La sfiga infatti parrebbe non essere circoscritta ad una persona bensì gira indisturbata tra i membri della famiglia, il punto è che noi nel mentre ci addormentiamo impietosamente sul divano e neppure gli stipetti che sbattono fragorosamente riescono a destarci e a mantenerci vigili.
L’unico motivo per vedere questo dvd è la curiosità di aggiungere novità ad una storia vista non molto tempo fa. Per il resto vi farete una grande dormita!
Adatto a tutti, intanto è prevedibile e fatto di niente
V.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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