Sino a quando c’è legna da ardere, noi perseveriamo a proporvi il nostro inizio settimana orripilante
Ambientazione claustrofobica (un ascensore), personaggi dai volti anonimi (cinque persone della porta accanto) e, ovviamente, nell’aria l’idea che vi sia un intruso moooolto particolare: il Diavolo. Quando il lift si bloccherà, la tensione crescerà sia all’intero che all’esterno (grazie alla narrazione di una antica leggenda) dove prenderà sempre più forma l’idea di una oscura presenza e… lascio continuare l’esperto, il nostro A.
V.
La neonata casa di produzione di Shyamalan, denominata “Night Chronicles”, si pone come scopo quello di creare film thriller/horror a basso costo basati su drammi psicologici cavalcando l’onda del terrore per il metafisico. Così qui abbiamo una pellicola che rinuncia allo stile tipico del regista, considerato poco “digeribile”, e che regala la possibilità di farsi la gavetta a nuovi adepti.
Il materiale è buono, ma la resa non manca di imperfezioni. Prima fra tutte la durata: va bene voler fare un film “veloce e diretto” ma i 75 minuti totali non concedono la possibilità di creare la giusta tensione narrativa, soprattutto in una situazione tipica come quella in cui delle persone sono bloccate in ascensore! Ancora, alcuni stereotipi sulle presenze demoniache e su come si manifestano sono un must, ma quando diventano troppi, rendono la vicenda priva di originalità. E vogliamo parlare dei dialoghi troppo spesso banali? No dai, meglio andare oltre ed ammettere che alcune idee siano comunque originali (le immagini aeree viste sotto/sopra che sono un chiaro riferimento al demonio) così come che gli effetti speciali molto ridotti, la fotografia oscura e una colonna sonora silenziosa rendono bene il senso claustrofobico della vicenda. Fondamentali in questo genere di film sono un buon finale ed una tematica morale-esistenziale che rimangano impressi; e in ciò quella mente geniale (e controversa) di Shyamalan, non si è mai sbagliata.
In definitiva, opera che risulta come un viaggio in ascensore: vorresti arrivare alla tua destinazione con i migliori propositi ma, improvvisamente, tutto si blocca e sei costretto a rivedere le tue priorità ed aspettative.
A.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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