Sino a quando c’è legna da ardere, noi perseveriamo a proporvi il nostro inizio settimana orripilante : - ), perché siamo tradizionalisti, perché ci piace un sacco, perché se ci son negozi dedicati al genere vuol dire che la fuori qualcuno è per lo meno curioso. Questa settimana vi parliamo di un B movie che non credo sia stato concepito in quanto tale: per il budget (che sarà basso, ma proprio da fame non è!) e per i nomi altisonanti che hanno partecipato a sceneggiatura e produzione. Tutto è nelle mani della casa di produzione fondata dall’osannato Re della psico-suspense che, personalmente, credo sia sopravvalutato e goda di luce riflessa per aver creato UN buon film durante i primi anni di attività, M. Night Shyamalan. La pellicola sotto i (nostri) riflettori è lo pseudo horror-demoniaco DEVIL.
Ambientazione claustrofobica (un ascensore), personaggi dai volti anonimi (cinque persone della porta accanto) e, ovviamente, nell’aria l’idea che vi sia un intruso moooolto particolare: il Diavolo. Quando il lift si bloccherà, la tensione crescerà sia all’intero che all’esterno (grazie alla narrazione di una antica leggenda) dove prenderà sempre più forma l’idea di una oscura presenza e… lascio continuare l’esperto, il nostro A.
V.

La neonata casa di produzione di Shyamalan, denominata “Night Chronicles”, si pone come scopo quello di creare film thriller/horror a basso costo basati su drammi psicologici cavalcando l’onda del terrore per il metafisico. Così qui abbiamo una pellicola che rinuncia allo stile tipico del regista, considerato poco “digeribile”, e che regala la possibilità  di farsi la gavetta a nuovi adepti.

Il materiale è buono, ma la resa non manca di imperfezioni. Prima fra tutte la durata: va bene voler fare un film “veloce e diretto” ma i 75 minuti totali non concedono la possibilità di creare la giusta tensione narrativa, soprattutto in una situazione tipica come quella in cui delle persone sono bloccate in ascensore! Ancora, alcuni stereotipi sulle presenze demoniache e su come si manifestano sono un must, ma quando diventano troppi, rendono la vicenda priva di originalità. E vogliamo parlare dei dialoghi troppo spesso banali? No dai, meglio andare oltre ed ammettere che alcune idee siano comunque originali (le immagini aeree viste sotto/sopra che  sono un chiaro riferimento al demonio) così come che gli effetti speciali molto ridotti, la fotografia oscura e una colonna sonora silenziosa rendono bene il senso claustrofobico della vicenda. Fondamentali in questo genere di film sono un buon finale ed una tematica morale-esistenziale che rimangano impressi; e in ciò quella mente geniale (e controversa) di Shyamalan, non si è mai sbagliata.

In definitiva, opera che risulta come un viaggio in ascensore: vorresti arrivare alla tua destinazione con i migliori propositi ma, improvvisamente, tutto si blocca e sei costretto a rivedere le tue priorità ed aspettative.

A.