Se poi facciamo mente locale, qualcosa stona: egli non era architetto, per sua stessa ammissione! Lui si sentiva scultore e fino alla fine volle rimanere tale, nonostante un Giudizio Universale che farebbe venire la sindrome di Stendhal ad un insensibile polimorfo e una Cupola di San Pietro che con i suoi 163 metri ci fa sentire tutti piccoli piccoli rispetto all’Onnipotente.
Michelangelo amava fare schizzi in matita rossa su taccuini dalle dimensioni ridotte quanto quelle delle moderne Moleskine, fare modelli dei dettagli che poi ritagliava e dava agli scalpellini, modanare anche il legno dei progenitori dei plastici, inventare nuove forme di finestre (le finestre “inginocchiate” sono opera sua) e trascorrere anche due mesi nelle cave per scegliere i marmi più consoni all’opera che doveva realizzare, cosa piuttosto ovvia considerando la sua passione per modanature, riccioli e finestre.
Lodiamo noi tutti l’Altissimo di averlo lasciato esprimere il proprio estro creativo per ben 89 anni (che nel 1500 non era una età facilmente raggiungibile) e ringraziamo Casa Buonarroti che è riuscita a preservare sino ai giorni nostri un gran quantitativo di disegni e bozzetti.
Non sono diversa dall’utente medio, quindi non crediate che ciò fosse nei miei programmi, probabilmente ci sarei potuta inciampare una domenica pomeriggio qualora, essendo nei paraggi, la frescura delle sale del Castello mi avesse presa per la gola (tentazione dalla quale mi lascio sedurre proprio per le frequenti bizzarre mostre temporanee). Fatto sta che sono però per natura curiosa e “tengo” un padre architetto, il che equivale ad avere un cicerone di tutta eccezione, e da ultimo ammetto che l’arte antica mi intrighi.
Ecco così spiegata la mia visita imprevista
Un elogio lo meritano, oltre a Casa Buonarroti, anche gli ideatori, chi ha pensato il percorso (chiaro e non abbastanza lungo da diventare noioso), chi ha realizzato i pregevoli filmati che partendo dai disegni ricreano forme, volumi ed ambienti anche quando inesistenti; bacchettate a volontà invece sulle dita di chi non ha pensato ad una audioguida, seppur basica, o ad una brochure di presentazione.
Fortunatamente vedere la “libreria secreta” con la sua forma triangolare riprodotta in 3D, godere del bozzetto dei banchi della sala di lettura con il retro che fa da poggiaschiena e ammirare l’immagine fotografica dei meravigliosi gradini che portano alla Biblioteca Laurenziana, ripagano ampiamente del prezzo del biglietto!
Esposizione adatta a tutti: fotografie, modellini, filmati e pannelli la rendono accessibile anche a chi è digiuno dell’argomento, ma è mediamente curioso. Osservare con attenzione i fogli da disegno vi regalerà sorprese: direi che non abbiamo inventato noi il riciclaggio ;)
Michelangelo Architetto nei disegni della Casa Buonarroti
Apertura al pubblico: 11 febbraio – 8 maggio 2011
Orari
Da lunedì a domenica, 9.00 – 17.30 (ultimo ingresso ore 17.00)
Ingresso
€ 6,00 intero;
€ 3,00 ridotto (studenti, over 65 e convenzioni)
L’Ultimo Michelangelo
disegni e rime attorno alla Pietà Rondanini
Apertura al pubblico: 24 marzo – 19 giugno 2011
orari: da martedì a domenica, 09.00 – 17.30
Ingresso: € 6,00 intero
€ 3,00 ridotto, studenti, over 65 e convenzioni
www.milanocastello.it
www.mostramichelangelo.com
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
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