Vogliamo parlare un po’ di riti? Anzi del Rito? Quale rito??? Quello per eccellenza, attorno al quale negli ultimi 30 anni hanno creato “solo” una ventina di pellicole, talvolta attinenti al medesimo fatto (l’esorcismo andato maluccio di una ragazzina tedesca), la cui opera più emblematica è detentrice di un gran numero di record di fuga dalle sale e che la sottoscritta non ha in previsione di vedere neppure nel medio o lungo termine. Qui si entra in un argomento che mette a disagio non solo i fedeli praticanti. Tutti noi crediamo che non nominare, non pensare e non prendere in considerazione l’argomento ci renda immuni dall’eventuale potere del Male, qualora esistesse, qualsiasi cosa esso sia… ma sarà vero?
Motivo per vedere ennesima pellicola dedicata all’esorcismo? Perché è diversa dalle precedenti. Ovviamente “based on a true story” (c’era da domandaselo?), ma questo è l’esorcismo versione nuovo millennio: anche i più deboli di stomaco (e di fede) potranno avvicinarsi alla tematica, senza temere di avere turbamenti della fase rem. Si è puntato tutto sul realismo (ecco il primo vero atto di fede, sarà vero?), quindi sono state bandite zuppe di piselli (il massimo che vedrete saranno un paio di chiodi), contorsionismi degni della famiglia Orfei (vi toccherà solo qualche straziante minuto in compagnia di attrice nostrana), apparizioni di demoni simili alla gigantografia del’acaro che ho visto su Discovery Channel un paio di sere fa, e sono riusciti a portare in sala curiosi, la tanto ambita popolazione femminile e tutti quei maschioni che vorrebbero emulare il Re Leone ma al massimo riescono ad eguagliare Bambi.
È bastato prendere il racconto di come un ragazzo, dall’infanzia traboccante cadaveri, abbia trovato la vocazione (quella vera!) durante un soggiorno romano in cui ha incontrato e frequentato padre Lucas, un esorcista molto fuori dagli schemi, ed infine mettere tutto nelle mani di Sir Anthony Hopkins e di un regista svedese (che ultimamente è sempre molto cool, se poi è il medesimo di “Derailed”, ancora meglio!), ed infine mettersi a pregare (soprattutto i finanziatori, ah!).
Certo stavano scommettendo su un cavallo vincente… perché confermo ciò che in molti hanno già detto: l’unica sicurezza di questo film è che Sir Anthony è bravo, anzi il signore è dannatamente capace e sa reggere due ore sulle proprie spalle come se fossero uno stacchetto di cabaret, a prescindere dal soggetto che interpreta.
Ed ora focalizziamo sul vero esorcismo, quello avvenuto in sala, dove, dato che la pellicola veniva spacciata non come drama-thriller bensì come orrifico-demoniaca, vi è stato un costante sottofondo di commenti e risatine isteriche, accompagnate da un continuo sbracciarsi più consono alla zona arrivi di un aeroporto che ad un cinema, che stranamente non hanno provocato alcuna irritazione o “shhhh” stizzito. Al contrario, penso vi fosse piena approvazione soprattutto perché se non l’avessero fatto quelli della fila I son sicura ci avrebbero pensato quelli della H, e potrei scommettere che se avessero dimenticato le luci accese, nessuno se ne sarebbe accorto
Quindi forza curiosi ed aspiranti cuori impavidi, potete approfittarne: il film è ancora disponibile!
Concludo con l’ultima frase sentita prima lasciare il cinema “Oh, la Cucinotta, sempre interpretazione da Oscar, eh?” La signora non me ne voglia, relata refero… però tutti quanti ci aspettavamo una recitazione un po’ più intensa e sofferta.
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
# 1
Sei la seconda persona in 2 giorni che ha visto la gigantografia dell’acaro…ma che sia già un programma cult?
Di FPU (inviato il 29/03/2011 @ 00:00:51)
# 2
ma cosa mi son perso, un film spassoso? non era nei miei programmi ma la recensione m’intriga…
Di Ale. (inviato il 29/03/2011 @ 01:18:40)
# 3
Ale. se sei un purista, questa ti parrà una parodia! Altrimenti mettiamola così, se negli ultimi anni pur di terrorizzarci si son inventati il mokumentary, qui è accaduto il contrario: un esorcismo in versione drammatica. Facci sapere che ne pensi ;)
Di V. (inviato il 29/03/2011 @ 01:27:36)
# 4
no niente, il film l’ho visto ma mi è piaciuto poco. per fortuna manchevole di soliti clichè tipo teste che girano e vomito verde e in italia da cartolina ho trovato una continua ricerca della tensione, ad ogni costo e nel finale si esagera troppo nella messa in scena e nel voler stupire troppo.
Di A. (inviato il 29/03/2011 @ 11:26:03)