Riprendo in mano il libro di Michele Ainzara dopo la lettura e mi accorgo di due elementi che tracciano perfettamente i contorni: il fatto che sia pubblicato nella collana “Le scommesse” delle Edizioni Progetto Cultura ed una frase in quarta di copertina che recita “I libri di una piccola casa editrice possono regalare grandi emozioni”.
Inevitabile trarre la conclusione: questa edizione rispetta entrambe le promesse, perché “Banditi” emoziona – senza alcun dubbio – ed è un testo su cui, se non mi fossero ignote ed incomprensibili alcune logiche editoriali, scommetterei senza timore.
Protagonisti di questo romanzo sono i valori: da quello – deriso e disprezzato dal giovane – della famiglia, a quello solido e solidale dell’Amicizia, che porta un gruppo di uomini non più in verde età a rischiare tutto nel nome di un antico legame.
Personaggi perfettamente delineati, un protagonista umano e sorprendente ed un plot solido ed intrigante
Con scrittura incalzante e ritmo serrato, Ainzara ci conduce in un turbine serrato di eventi, un vortice che trascina indissolubilmente fino all’ultima riga del romanzo.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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