Commediola nostrana a metà tra un vero film ed un cinepanettone. Per rastrellare un ampio pubblico, adotta la formula di reclutare attori del piccolo schermo, ma solo quelli più accreditati, cucendo loro addosso personaggi e sketch ad hoc. Come ben dice A., Fausto Brizzi, nuovo golden boy della comicità italiana, autore di “Ex” e dei due “Notte prima degli esami”, è un gran furbacchione, ha capito tutto del cinema italiano: mettere insieme personaggi che ricalcano la realtà, famosi comici e/o attori di sceneggiati TV, creare copioni su misura, condire con qualche scena un po’ spettacolare (qui baleniere e gare di pallavolo) e mai dimenticare (immancabile!) una tetta qua e la.
Tutto ruota intorno alle vicende di un dongiovanni la cui carriera si interromperà all’improvviso (un Alessandro Preziosi che da il minimo indispensabile), un goffo marito che non sa fare il fedifrago (Fabio De Luigi), una tardona (Carla Signoris) alle prese con la mezza età e le avances e gli immancabili universitari fannulloni che concorrono per la medesima preda (ho infine visto che faccia abbia Vaporidis!).
Non vogliamo stroncare a priori i momenti divertenti, il problema è che i rapporti tra i personaggi non vanno mai oltre la psicologia spicciola, una terribile superficialità ed il finto buonismo da cioccolatini.
Anche la regia non si discosta dal “compitino fatto a casa”: oltre due momenti pseudo-spettacolari, il resto è privo di personalità ed è una interminabile pubblicità dei vari sponsor (ok le partnership, ma qui si esagera…).Riassumendo, totale assenza di un qualsivoglia rischio narrativo, copione “trito e ritrito”, senza un capo ed una coda, mai avvincente, non fa affezionare ai personaggi (difficilissimo se non si va oltre i soliti stereotipi!) identificazione impossibile (anche in presenza di situazioni familiari), e si ride perché l’alternativa sarebbe deprimersi!
Fortunatamente, abbiamo anche una voce fuori dal coro: rappresentiamo così tutte le sensazioni che quest’opera può dare. Voce alla Scienziata:“Film di classica comicità italiana (colmo di doppi sensi, allegorie ed equivoci) in cui si può cogliere il tentativo di avvicinarsi allo stile basato su intrecci e collegamenti (anche solo accennati) tra le storie.
La vera comicità affiora non tanto dai protagonisti (che ammettiamolo non brillano d’originalità) bensì dalle spalle comiche (in particolare Paolo Ruffini) che fanno da ponte tra le diverse situazioni rendendo così gli eventi più brillanti.
Pellicola nel complesso simpatica ed ottima per una serata d’ilarità in compagnia.”
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
Uff… ma a me ha fatto proprio ridere “maschi contro femmine”… sarà che nella mia vita ho avuto: l’amante, la doppia storia con coinquilini abitanti nello stesso appartamento (maschi entrambi però), il dongiovanni in crisi, e la tentazione di rifarmi da capo a piedi… beh, io mi sono identificata… :))))aggiungo solo una cosa: film bigotto, evita le scene di nudo con escamotage da rappresentazione scolastica (vedi la foto immediatamente sopra il n.d.Alf).
Di M.H. (inviato il 10/02/2011 @ 15:36:26)