Adoro quello sguardo un po’ perplesso che mi viene rivolto, di tanto in tanto, quando mi si chiede “Cosa stai leggendo?” ed io estraggo dallo zaino una roba improbabile. Invariabilmente, la domanda successiva è “Ma dove le peschi?”.
Nello specifico, si tratta di una agilissima raccolta inseguita a lungo sul web, e ricercata fondamentalmente per due motivi: la presenza di un racconto di Simone Sarasso – in un tentativo di superare un principio di crisi da astinenza – ed un sottotitolo (“Cronache dalla fine del mondo”) in linea con la serie di film catastrofici che mi sto gustando di recente.
E’ stata una scelta felice: oltre ad un titolo che richiama i Nomadi e Guccini (Vedremo soltanto una sfera di fuoco/Più grande del sole, più vasta del mondo), vi potrete godere nove racconti di giovani autori nostrani e nove interpretazioni differenti del concetto di “fine del mondo”: dalla visione fortemente impregnata di no global di Scarabelli ad una storia onirica e meravigliosa di Violetta Bellocchio, da leggere e rileggere nella sua componente assolutamente poetica, per approdare alla narrazione di fortissimo impatto del già citato Sarasso, che ambienta nel 2020 una storia di un’Italia segata in due da un Muro e reduce da una guerra civile senza esclusione di colpi e di atrocità.
Qualche nome nuovo da appuntare e di cui andare a cercare altre scritture, un paio di momenti emozionanti e uno sguardo su futuro e su nuova narrativa italiana. Ad una raccolta di racconti nata senza troppe pretese non avrei saputo chiedere di più.
Voi non ci sarete
Racconti di Violetta Bellocchio, Alessandro Beretta, Peppe Fiore, Giorgio Fontana, Vincenzo Latronico, Giusi Marchetta, Flavia Piccinni, Simone Sarasso, Andrea Scarabelli
(Agenzia X).
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.
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