Ciao Alf,
visto come son brava? Sto rispettando la cadenza settimanale. Non ringraziare me, ma questo cortese amico che è stato preda di un nervosismo credo ingiustificato e ha finito per regalarmi una grande idea:
In effetti mi ha fatto pensare. Lo sai, vero, che il 90% delle conversazioni in chat si esauriscono nel classico quadrilatero delle domande più banali? Ti chiedono sempre “anni?”, “da dove?”, “hai msn?”, “hai cam?”, e allora ho pensato: adesso faccio finta di essere un bot e vediamo cosa succede. Beh, succede che:
oppure succede quello che segue – e tieni presente 1. che ho eliminato i primi cinque minuti di chat perchè erano totalmente insignificanti, 2. che sarà il caso di censurare una parola:
Le prossime tre schermate sono il pezzo forte di giornata. Inizia tutto con un approccio in inglese a cui decido di rispondere nella stessa lingua. Ad un certo punto comincia a diventare divertente…
Lo ignoro per un po’, mi tempesta di “ci sei?” e “c6?” (come se una ipotetica browserina polacca li potesse capire), e l’inevitabile conseguenza è quella che segue:
Dai, per questa settimana ci fermiamo qui. Per la prossima, sappi che sto collezionando gli approcci più scemi che ho ricevuto, quelle che io chiamo “biglietti da visita”: e se la prima frase con cui provi a chattare non è efficace, ti sei già presentato male
Donna, attraente al punto da essere convinta a posare per un calendario, tastiera veloce, lingua impertinente, grammatica impeccabile e neuroni in servizio. Attenti, maschi che navigate sul web: qualunque cosa direte, potrà essere usata contro di voi.
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