Tarda mattinata con la bimba nuova, approfittando della neve scenografica e di quel magnifico modello che è il Castello Sforzesco.
Lo si tende a dimenticare, di tanto in tanto, quando di chiacchiera dei tesori di Milano: non è il classico castello opulento e dalle ricche stanze, trono intarsiato d’oro e vetrate a picco sui monti o sul mare, è vero. Ma ospita delle collezioni di primo piano, che costa poco visitare (tre euro!) e dove è ancora possibile fotografare (e qui ci sarebbe da aprire una luuuuunga parentesi su muesei e fotografia in Italia, ma soprassiedo).
E mi hanno sempre colpito i suoi due sbocchi: uno sulla trafficatissima Piazza Cairoli, e da lì alla passeggiate affollate di Via Dante, Cordusio, Duomo, Galleria. L’altra sul polmone verde di Parco Sempione, quasi se il relax e lo stallo di una passeggiata si contrapponesse alla dinamicità dell’altra.
Altra piccola segnalazione: con una vena di sentimentalismo, oggi Phocus Agency ricorda il decimo anniversario della scomparsa di Fabrizio De Andrè portando in home page una immagine del cantautore genovese. Mi piacciono sia l’iniziativa che, naturalmente, la fotografia.
Dici Alfonso e pensi alla sua amata Triestina, alla sua biblioteca (rigorosamente ordinata per case editrici) che cresce a vista d’occhio, alla Moleskine rossa sempre in mano e alla adorata Nikon con la quale cattura scorci di quotidianità, possibilmente tenendo il corpo macchina in bizzarre posizioni, che vengono premiati ma non pensiate di venirlo a sapere. Se non vi risponde al telefono probabilmente ha avuto uno dei tanti imprevisti che riuscirà a tramutare in un esilarante racconto di “Viva la sfiga!”. Perché lui ha ironia da vendere ed un vocabolario che va controcorrente in questo mondo dominato dagli sms e dagli acronimi indecifrabili. Decisamente il più polivalente di tutti noi dato che è… il nostro (e non solo) Blogger senior che con il suo alfonso76.com ha fatto entrare la blog-o-sfera nella nostra quotidianità.