Per noi si trattava di una prima volta, ma per chi ha avuto la fortuna di partecipare alle precedenti edizioni del Future Film Festival non costituisce certo una novità rilevare che le primizie sulle nuove tecnologie dell’intrattenimento siano una costante dell’appuntamento cinematografico bolognese.
Sullo stesso palco era stato infatti annunciata anni fa da 20th Century Fox la data della release italiana di Avatar. L’edizione 2011 del Future Film Festival ha voluto nuovamente presentare uno stato dell’arte sull’evoluzione delle immagini digitali, regalando un making of e, soprattutto, una gustosissima anteprima del cartoon 3D “Apa”, realizzato in più di due anni di lavoro dal Cineca e destinato ad allietare-informando (magnifica combinazione!) i visitatori del Nuovo Museo della Città di Bologna dal prossimo autunno.
Muniti di occhiali in grado di far apprezzare la magia del 3D stereoscopico, ci siamo potuti immergere nella divertente avventura del protagonista Apa (“padre”, in etrusco), un (rotondo) personaggio scovato nei bassorilievi di un vaso in bronzo del VII sec. a.C., animato dalla voce di un Lucio Dalla perfettamente calato nella parte. Apa ci ha condotto in un viaggio a tre dimensione nella storia della città, fra paesaggi urbani riprodotti – grazie al contributo di storici e archeologi – con maniacale attenzione; la spensieratezza del protagonista, davvero simpatico nelle movenze e nell’espressività, si è dunque integrata con una ricerca culturale in grado di intrigare – e lo si è capito al termine della proiezione – grandi e piccini.
E senza perderci in dettagli tecnici eccessivi, è interessante rilevare come la scelta per il software di modellazione e animazione sia caduta su Blender, un prodotto open source che vanta un numero sempre maggiore di estimatori a discapito di più celebri (e costosissime) alternative a pagamento. Scelta coraggiosa e dettata certamente più dalla necessità di massima personalizzazione dello strumento che da una banale scelta economica, anche in considerazione delle ingenti infrastrutture di supercalcolo messe a disposizione da Cineca.
Per chi non abbia avuto modo di partecipare, rimandiamo al canale Youtube di Cineca per il racconto della realizzazione del cortometraggio 3D. Per tutti gli altri, e quindi anche per noi, un arrivederci ad Apa: ci vediamo al Museo, piccolo musicista etrusco!