Recensione di Mrs Hyde, il film con Isabelle Huppert in anteprima al Locarno Festival 2017.

Un’insegnate di fisica, fragile e bistrattata da colleghi e studenti, dopo essere rimasta folgorata in laboratorio ne esce rinata. La perdente Mrs Géquil ora è la vincente Mrs Hyde. Ma la trasformazione e i risultati avranno un prezzo caro per la nostra prof. Questa fanta-commedia drammatica, liberamente ispirata al racconto di Robert Lewis Stevenson, ci regala l’ennesima prova senza sbavature di Isabelle Huppert che, con la sua presenza, probabilmente, salva l’intero progetto. In regia Serge Bozon, nel cast Romain Duris. L’opera debutta in Concorso Internazionale a Locarno 70.

Un'immagine di Mrs Hyde - Photo: courtesy of Locarno Festival

Un’immagine di Mrs Hyde – Photo: courtesy of Locarno Festival

LA RECENSIONE

Mrs Géquil insegna in una scuola di periferia, i suoi studenti si prendono gioco di lei, i colleghi la isolano, il preside non la stima. Mrs Géquil è un animo fragile ed ogni giorno deve affrontare una classe problematica, ma ama la sua materia, la fisica, e non molla. Mrs Géquil avrebbe bisogno un’iniezione di forza e autostima, per catalizzare gli studenti e tramandare loro quel poco di conoscenza che li manterrebbe sulla retta via. Mrs Hyde è la sua nemesi e nasce per caso, con un fulmine, durante un esperimento di laboratorio, a causa di una svista. Quando Mrs Géquil diventa Mrs Hyde le prime soddisfazioni arrivano, il fio però sarà molto alto.

Mrs Hyde è il nuovo lungometraggio diretto da Serge Bozon in Concorso Internazionale a Locarno 70 con protagonista una sempre perfetta Isabelle Huppert. È lei la piccola professoressa di fisica, con un marito casalingo, che si tramuta in una protettiva e proattiva docente in grado di rendere un gruppo di esagitati attenti. Ed è lei a reggere sulle proprie spalle questa storia condita di fantastico (e fantasioso). Ancora una volta, è Madame Hupper a fare la differenza.

Mrs Hyde è una commedia.

La donna si trova di continuo in situazioni assurde. Ha una vita privata dall’equilibrio bizzarro e una vita professionale sottosopra. Ma la sua passione per la scienza è incrollabile e dal destino arriverà l’aiuto necessario per la trasformazione. Una trasformazione che riserverà sorprese e nuove assurdità.

Un'immagine di Mrs Hyde - Photo: courtesy of Locarno Festival

Un’immagine di Mrs Hyde – Photo: courtesy of Locarno Festival

Mrs Hyde è un dramma.

La pellicola parla d’insegnanti bullizzati da giovani allo sbando (gli alunni di Mrs Géquil sognano di lasciare la scuola per diventare ricchi e famosi rapper). Racconta altresì d’insegnanti fallibili che, nonostante le buone intenzioni, sviluppano piccole ossessioni e valicano il limite. Bozon mostra le derive senza idealizzare o colpevolizzare nessuno. Usa piccoli pretesti per sviluppare i suoi personaggi e narrare con fantasia le varie sfaccettature del cambiamento e delle umane imperfezioni.

Mrs Hyde è fanta-sioso.

La trama attinge dalle pagine di Robert Lewis Stevenson e non pare volersi spingere oltre la favola. Ad onor del vero, nell’ultimo atto s’avverte incertezza e una caduta nel ritmo. Quasi che la ricerca di un degno finale sia stata sofferta da autori e interpreti. A ciò si aggiunge una piccola morale in dirittura d’arrivo che appare posticcia e ci svela una fragilità che grazie a Madame Hyde-Huppert stava per passare inosservata.

Vissia Menza

Un'immagine di Mrs Hyde - Photo: courtesy of Locarno Festival

Un’immagine di Mrs Hyde – Photo: courtesy of Locarno Festival

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