Affluenza, anteprime viste e registi attesi al 5° giorno di Berlinale 2017.
Normalmente i numeri li davamo a fine festival, a conta degli spettatori avventura, a sorprese svelate e soprattutto ad Orsi assegnati. Il nostro consueto post del c.d. giro di boa normalmente era determinato dalle sensazioni e dai trend che la selezione ufficiale pareva seguire. La Berlinale 2017 ci scombina e sorprende con un bel comunicato di “mezzo termine” in cui ci annuncia i risultati a conclusione del primo weekend di Festival.
Eccoli quindi i tanto attesi dati di affluenza. Si parla di una vera e propria folla che si è riversata nei cinema (oltre 250 mila sono stati i biglietti venduti!). Gente sicuramente invogliata dal clima rigidissimo (con massime che non sempre sono riuscite a raggiungere lo zero) ma anche dalle stelle del cinema arrivate in città e dalle produzioni in lingua tedesca che hanno popolato i gala serali. Questi ultimi peraltro contraddistinti da storie biografiche di forte richiamo. Siamo partiti con Django e la sua musica sublime (un po’ meno la confezione); abbiamo proseguito un Young Karl Marx; siamo pronti ad approfondire la vita della pittrice canadese Maudie Lewis.
Le varie arti, appunto, emergono come fil rouge di questa carrellata di pellicole: musicisti, filosofi, pittori si contendono il cuore degli spettatori di questo febbraio insieme a T2 Trainspotting, seconda avventura del gruppo di perdenti che avevamo lasciato 21 anni fa a loro stessi, e ai divi di un lungometraggio in concorso, The Dinner. Tanto il film è pessimo, quanto il cast ha riscosso interesse. E le cifre lo dimostrano.
Anche il mercato del film, l’EFM, ha attirato un numero maggiore di partecipanti rispetto allo scorso anno (9.640). Segno che Berlino si riconferma una volta in più come importante piazza di scoperta e di affari. In questa seconda settimana, il programma non prevede nomi che creeranno file chilometriche per un autografo (perlomeno sino al weekend), però riservano ai cinefili, e agli addetti ai lavori, non poche sorprese. Il ritorno di Sally Potter (che amiamo sin dal suo Orlando), di Hong Sangsoo (In Another Country) e Aki Kaurismäki (Miracolo a Le Havre) sono solo un assaggio di ciò che vedremo nei giorni a venire. Senza dimenticare che fuori dalla gara ci saranno anche Martin Provost (Violette) e Alex de la Inglesia (Le streghe son tornate). Noi siamo pronti e voi?
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”