© Pascale Montandon-Jodorowsky

© Pascale Montandon-Jodorowsky

L’organizzazione del Festival del Film Locarno ha annunciato che premierà il mitico regista, poeta e scrittore Alejandro Jodorowsky con il Pardo d’onore Swisscom alla 69ª edizione della kermesse elvetica che si terrà dal 3 al 13 agosto 2016.

Oltre ad una speciale rassegna dedicata ai suoi film cult e alla premiazione in Piazza Grande prevista venerdì 12 agosto, Jodorowsky parteciperà a una conversazione aperta al pubblico presso lo Spazio Cinema (Forum). Dell’artista dalle molteplici sfumature, il Festival mostrerà La danza de la realidad, selezionato al Festival di Cannes nel 2013, che segna il suo ritorno al cinema e Poesia sin fin presentato quest’anno alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes 2016. A completare il programma delle proiezioni saranno presentati due dei suoi più illustri capolavori: La montaña sagrada e Santa Sangre.

Carlo Chatrian, direttore artistico di Locarno ha dichiarato: “Alejandro Jodorowsky è un artista la cui opera scavalca i confini del cinema e che secondo la tradizione delle avanguardie non separa la vita dalla creazione artistica. Il premio che il Festival gli attribuisce arriva in un momento in cui l’artista franco-cileno sta realizzando un racconto autobiografico per immagini che si pone come un lungo e ininterrotto film, un’opera che entra in dialogo con la sua concezione dell’arte e la sua visione della realtà. Consegnare il Pardo d’onore a Alejandro Jodorowsky significa infine porre l’accento sulla poesia come capacità di oltrepassare l’orizzonte del reale, e ridare voce a quella visionarietà e libertà di espressione di cui oggi si sente un grande bisogno”.

Figlio d’immigrati russi esiliati in Cile, Alejandro Jodorowsky inizia la sua carriera artistica come marionettista, poeta e regista di teatro. A 23 anni si trasferisce in Francia dove si unisce alla compagnia di Marcel Marceau e cinque anni più tardi dà vita, insieme a Roland Topor e Fernando Arrabal, al movimento artistico Panique, inteso a superare il surrealismo. Successivamente si sposta in Messico e nei diciassette anni seguenti rivoluziona grazie al suo stile autentico e visionario la scena artistica, creando il teatro d’avanguardia e girando opere memorabili come Fando y LisEl Topo, La montaña sagrada e Santa Sangre, pellicola che lo consacrerà negli Stati Uniti e nel mondo intero come cineasta di culto. Pur non essendo mai stato realizzato, il suo progetto di adattamento cinematografico del romanzo di Frank Herbert Dune, influenzerà il cinema di fantascienza fino ai nostri giorni. Negli anni a seguire si dedicherà alla creazione di tavole e fumetti, ideando assieme a Moebius la serie L’Incal e con Juan Gimenez La Caste des Méta-Barons.

Tra i vincitori del Pardo d’onore delle scorse edizioni troviamo Samuel Fuller, Jean-Luc Godard, Ken Loach, Sydney Pollack, William Friedkin, JIA Zhang-ke, Alain Tanner, Werner Herzog, Agnès Varda e, nel 2015, Michael Cimino e Marco Bellocchio. Swisscom sostiene questo riconoscimento per l’ottavo anno consecutivo.

Andrea Rurali
Articolo pubblicato anche su CineAvatar.it

Fonte e foto: Ufficio Stampa