Siamo nella City. È il nostro primo giorno in una delle capitali europee più amate e frequentate dai turisti non solo italiani. Fuori dalla nostra finestra c’è la National Gallery, alle nostre spalle una via con scritto Scotland Yard, nessuno può toglierci il sorriso inebetito che abbiamo stampato sul volto da ieri.
Londra è una città sempre in movimento, la cui metropolitana nelle ore non di punta fa sembrare i nostri treni pendolari vuoti. È gremita di visitatori ogni giorno dell’anno, persone fameliche, a qualsiasi ora, di tutto e niente. C’è chi cerca l’ultima mostra che a casa propria, forse, arriverà solo su grande schermo; c’è chi è a caccia di evasione e relax durante il weekend e ha pianificato grandi serate nei teatri del West End e nei ristorantini della zona, che tanto si differenziano dai nostri; e c’è, infine, chi si farà i muscoli per le vie più frequentate mente si gode il panorama e il genere umano nelle sue varie sfaccettature, perché basta girare lo sguardo per vedere un tavolozza di colori, bizzarria e nuove correnti da seguire.
Siamo, infatti, nella patria del concetto di “tendenza”. Ciò che nasce a questa latitudine, che sia una nuova corrente musicale, cinematografica o fashion, diventerà presto un must. Arrivano da questi lidi le band che hanno segnato la musica del secolo scorso, le mode più estreme, gli artisti più eclettici. Non stupisce quindi che da cinquantanove anni si tenga un Festival del film di successo, in cui approdano pellicole di primissimo piano in anteprima.
Questa edizione ha affiancato alle anteprime europee (Suffragette e Steve Jobs, gala di apertura e chiusura) una selezione accurata di novità presentate in prima mondiale alle più anziane kermesse europee. Solo per fare qualche esempio, ha portato dal Festival de Cannes i premiati Son of Saul, The Lobster e Carol; dalla Mostra del Cinema di Venezia Black Mass con Johnny Depp trasformato in uno dei più pericolosi latitanti della storia americana, il polacco 11 Minutes e il sorprendente A bigger Splash di Luca Guadagnino con il suo cast internazionale (Tilda Swinton, Matthias Schoenaerts, Ralph Fiennes e Dakota Johnson); e dal recente Festival del film Locarno il tagliente Schneider vs Bax, l’intrigante Chevalier e il Pardo d’Oro Right Now, Wrong Then, del maestro coreano Hong Sang-soo. (Un click sui titoli per leggere le nostre recensioni).
In totale saranno 240 lungometraggi e ben 183 corti, di cui 67 opere prime. Non mancheranno i documentari e alcune chicche di animazione anche se, personalmente, attendo con ansia le interessanti parentesi horror della sezione Thrill e First Feature Competition (con il tanto chiacchierato The Witch).
E poi, ci saranno gli incontri, rare occasioni di poter toccare con mano e interagire con i più affermati autori, registi e attori. Come in Berlinale e alla kermesse locarnese, anche qui il pubblico è sovrano: ogni giorno sarà lui ad avere la precedenza perché sarà lui ad anticipare cosa capiterà tra qualche mese nelle sale del Paese e all’estero.
L’appuntamento si protrarrà sino al 18 ottobre 2015. Per i dettagli visitate il sito ufficiale www.bfi.org.uk/lff, per i commenti a caldo dei momenti salienti, soprattutto degli incontri, seguiteci sulla page dedicata (attiva nelle prossime ore) e sul nuovo portale di cinema Cineavatar.it
Vissia Menza
Ultimo aggiornamento il 25 ottobre 2015, ore 10:44
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”