Photo: courtesy of Festival del film Locarno

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ENTERTAINMENT intrattenimento, divertimento, è il titolo del film di Rick Alverson in concorso Internazionale a Locarno 2015. Peccato che la trama sia tutto tranne che divertente. È la storia di un uomo triste, solo, in la con gli anni che sta facendo un tour nel deserto della California. Di notte lavora come comico, di giorno cerca un contatto con una figlia che non vuole avere nulla a che fare con lui. La promessa di un ingaggio nella ricca Hollywood porterà il comico a vivere una serie di esperienze al limite del surreale.

L’incedere della pellicola, come prevedibile, è stravagante. Chiunque l’uomo incroci non sprizza gioia, né pare più vivo di uno zombie. I colori, il paesaggio e la musica sono sbiaditi quanto le figure che sfilano sullo schermo. Man mano che i minuti scorrono, nello spettatore sale un misto di angoscia e strazio.

Photo: courtesy of Festival del film Locarno

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ENTERTAINMENT è un film indie, realizzato come solo gli americani riescono a fare. Anche se il nostro background non ha molto in comune con le situazioni e luoghi descritti, non abbiamo difficoltà a provare pena e disagio per il nostro anti-eroe grazie ai tanti stereotipi e cliché mostrati. Quando tutto finirà, ci sentiremo sollevati: tutta quella solitudine, miseria, sofferenza e assenza di via d’uscita stavano diventando davvero inquietanti.

Personalmente, non sono una fan del genere. Dell’opera ho apprezzato soprattutto la fotografia, la facilità con cui lo spettatore riesce a creare un legame con il protagonista e il fatto che i silenzi non durino in eterno. Se mi chiedessero perché andare a vedere ENTERTAINMENT, risponderei che la bellezza delle inquadrature, il modo con cui il regista Rick Alverson fotografa un aspetto dell’America e la semplicità con cui ci fa toccare la solitudine e il disagio del protagonista vale il biglietto.

Vissia Menza

Photo: courtesy of Festival del film Locarno

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