Il primo weekend di Festival riserva sempre molte sorprese. Il palinsesto già nutrito si arricchisce di proiezioni one shot davvero uniche. Anche questa 68° edizione non si è smentita e la domenica pomeriggio è stata sorprendente, ricca di personaggi, filmati, risate e curiosità.
Quest’anno cade, infatti, una ricorrenza che potrebbe essere sfuggita anche agli appassionati della settima arte: sono esattamente centoventi anni che è nato il… cinema! Esatto, nel 1895 i fratelli Lumière inventarono il cinematografo che tutti conosciamo e amiamo. I loro erano filmati di cinquanta secondi in cui veniva impressa la vita per poi farle fare il giro del globo. Tutto questo nonostante i due uomini non nutrissero grandi speranze nel sostegno del pubblico. Oggi sappiamo che si sbagliavano.
I film (molti di Louis e pochi di Auguste che preferiva essere tra i protagonisti) racchiudevano il mondo in tutte le sue molteplici sfaccettature. Carpivano quotidianità di ogni lato del pianeta, non sempre nella forma del documentario. Le loro opere sono impagabili documenti, ma erano spesso decise a tavolino per esigenze di tempo (come dicevamo sopra, i metri di pellicola erano solo diciassette pari a cinquanta secondi di filmato). Ciò non impedì comunque di sperimentare modi per far muovere la camera (all’epoca fissa) e di gettare le fondamenta dei vari generi cinematografici.
Scorrendo la loro filmografia, si passa dal documentario sociale, a veri sketch, alla commedia, al thriller, all’autopromozione, insomma, c’era già tutta la fiction di cui ci cibiamo oggigiorno. Lo scopo era provocare emozioni in chi guardava, farlo passare dallo stupore al divertimento alla suspense e, sorprendentemente, centoventi anni dopo il pubblico in sala si è divertito, ha applaudito a scena aperta e si è meravigliato come (in alcuni casi di più) dei propri pronipoti.
Con il commento sagace e ricco di battute che passavano dal francese all’inglese, gli eccellenti padroni di casa, prima di aprire le danze hanno dato il benvenuto ad altri illustri fratelli che con il loro lavoro hanno arricchito la settima arte: i fratelli Taviani, i fratelli Dardenne e i fratelli Cohen, attuali presidenti della giuria internazionale. Per parlare di storia del cinema, per rivedere le origini, per scoprire piccoli aneddoti di cui non eravamo a conoscenza sono stati riuniti tanti eccellenti cineasti, cosa che ha contribuito a rendere il nostro pomeriggio ancora più entusiasmante.
Ma, chi erano esattamente i fratelli Lumière? Nati a Besançon, Louis e Auguste Lumière erano i figli di un fotografo, Antoine Lumière, per cui lavorarono i primi anni. Universalmente sono considerati gli inventori della pellicola cinematografica e di quello strano strumento che univa la camera al proiettore. Brevettarono il cinématographe nel febbraio del 1895 e il mese successivo girarono il loro primo film: ”L’uscita dalle officine Lumière” (del quale esistono tre versioni – ne trovate una in chiusura). Pochi mesi dopo proiettarono il primo film difronte ad un pubblico e il dicembre successivo, a Parigi, ci fu il primo spettacolo con ospiti paganti. Da quel momento il cinematografo fece il giro del mondo. Con l’intento di catturare ogni peculiarità delle varie culture e di diffondere le immagini, i Lumère mandarono operatori a Venezia, Istanbul, Mosca, in Indocina, e loro stessi andarono a Chicago e in Messico. Un viaggio incredibile di cui gli saremo eternamente grati.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”