L’attesa è finita. È arrivato il momento di girare la chiave, mettere il piede sull’acceleratore, dare gas e schizzare a mille all’ora per i cieli e le strade del globo, a bordo di bolidi rinforzati e truccati in grado di ingannare i localizzatori più all’avanguardia, all’inseguimento di vendicativi e avidi mercenari che contrabbandano in tecnologia, non disdegnano le armi e non hanno remore a mietere vittime per raggiungere il proprio scopo.
Da qualche ora è arrivato anche nei nostri cinema il settimo capitolo della fortunata saga di “Fast and Furious”. Buona squadra non si cambia, al massimo si arricchisce, ed è proprio quello che capita in questo format dal successo inarrestabile. Al centro della scena c’è sempre la famiglia di Dominic Toretto (Vin Diesel) che finisce nel mirino di nuovi nemici, strascico di un passato pesante fatto di violazioni (più o meno giustificate) della legge. E, di nuovo, la trama mantiene il legame col passato ma evolve grazie a nuove follie e a un mix esplosivo di adrenalina, motori e suspense.
“Fast and Furious 7” è la degna prosecuzione dell’episodio precedente e, come era già capitato, la storia riesce a essere più roboante e più intrigante del passato, con un cattivo che batte bandiera inglese e non quella di qualche strana dittatura (Alleluja). Una volta ancora, criminali addestratissimi e insidiosissimi stanno per braccare Dominic e i suoi cari i quali, con il supporto di forze super-speciali, cercheranno di salvare il mondo (forse) e sé stessi (sicuramente). Ovviamente, nonostante le migliori intenzioni, l’inseguimento sarà senza sosta, superando ogni limite e prendendo decisioni da non imitare con le nostre utilitarie.
I protagonisti, infatti, al volante delle loro auto da sogno faranno cose mirabolanti: si getteranno da qualsiasi oggetto in grado di dar loro il giusto slancio, sfrecceranno dalle strade di Los Angeles a quelle delle metropoli asiatiche passando per il meraviglioso skyline di Abu Dhabi e – nel nome dei più tradizionali dei valori, la famiglia – vendicheranno i torti subiti. Plot prevedibile ma esattamente come speravamo che fosse.
Oggi i bossoli, le granate, i droni, i blindati e i voli non si contano, l’azione è fantasiosa e la tensione è reale. Stranamente, invecchiando, il prodotto migliora senza rinunciare a quei cilindri e pistoni che l’hanno reso tanto famoso nei cinque continenti. Vera eccezione alla regola che riesce a gremire le sale non solo di testosteronici bulletti, ma di variopinta umanità curiosa e famelica di avventura. La sfilata di belloni intelligenti e la trama fitta, soddisfano, infatti, anche le persone restie alle corse senza freni, provocando un pittoresco tifo da stadio a scena aperta.
Il film è un bel giocattolone, in cui nulla è lasciato al caso e tutto funziona come un orologio svizzero, confezionato per conquistare nuovo pubblico e soddisfare gli affezionatissimi fan. Le botte sono da orbi, le distruzioni sono oltre ogni previsione e il finale è un po’ meno rivelatorio e più commemorativo, come è giusto che sia.
E, ora, che i 140 minuti di film sono solo un ricordo, ci pervade una sensazione di vuoto mista a smania di sapere se mai ci sarà un sequel e quale altra gloria dell’action si aggiungerà al gruppo.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”
[…] non concedersi una risata davanti al mastodontico Dwayne Johnson (Il Re Scorpione, San Andreas, Fast & Furious 7), plasmato nel fisico e nell’animo. Re Mida dello showbiz americano, The Rock è uno degli […]