In quale città è stata scattata questa foto? Riconoscete l’ingresso sullo sfondo oppure l’assenza di folla vi rende difficile mettere a fuoco? Siamo a Londra e quel magnifico palazzo è la National Gallery, il museo simbolo della città che troneggia in Trafalgar Square e che ospita una delle collezioni d’arte più ricche al mondo. Qualora aveste ancora qualche dubbio, stiamo parlando proprio della galleria in cui potete ammirare una raccolta di oltre 2300 capolavori, considerata patrimonio del popolo britannico quindi accessibile senza il pagamento di un biglietto (tranne i casi di temporanee e altre sporadiche occasioni).
A quelli di voi che hanno sempre voluto esplorare la City, ma non hanno mai trovato il tempo, probabilmente, sta salendo la curiosità e la voglia di prendere il primo aereo, mentre coloro che hanno visto quell’imponente edificio staranno già riprovando le sensazioni di vastità e stupore che pervadono il visitatore oltrepassando la soglia, quando si trova vis-à-vis con le abbaglianti tele appese alle chilometriche e variopinte pareti. Caravaggio, Rubens, Vermeer, Rembrandt, Leonardo, è una vera parata di miti che può indurre attacchi improvvisi di sindrome di Stendhal e l’irrefrenabile voglia di farsi chiudere nottetempo al suo interno.
Niente paura, è il vostro giorno fortunato: il regista Frederick Wiseman è in grado di soddisfare il vostro desiderio di ripasseggiare per quelle immense stanze o di esplorarle per la prima volta; di vedere da vicino opere intoccabili; di sentire spiegazioni inconsuete e intriganti da parte di esperti e restauratori; di prendere parte alle decisioni dello staff; e di ascoltare alcuni di quegli scambi che difficilmente avrete altra occasione di udire. Dopo le anteprime in alcune città della Penisola, da ultimo il 6 marzo nella cornice del 33° Bergamo Film Meeting, arriva oggi nei cinema italiani il nuovo film del documentarista americano, a cui è stato consegnato il Leone d’Oro alla Carriera all’ultima Mostra del Cinema di Venezia.
Il tour di “National Gallery” è partito lo scorso maggio dalla Quinzaine des Realizateurs di Cannes ed è approdato in molti luoghi prima di arrivare nelle nostre città e fare del suo meglio per irretirci con uno stile, inquadrature e storie uniche. Dimenticate i noiosi documentari, molto scolastici, con voci fuoricampo e interviste a rigidi personaggi, dedicati all’allestimento di un’esibizione transitoria, qui non c’è alcuna guida turistica con un discorso preparato, né una maestrina che vi spiegherà in modo dettagliato un quadro di Tiziano, Turner o Goya.
Il regista in dodici settimane ha portato a casa centosettanta ore di girato da cui ha selezionato le immagini che hanno composto il film oggi al cinema. Tre ore in cui vedrete curatori, restauratori, ballerini, intagliatori, amministratori al lavoro e naturalmente l’arte in tutta la sua eleganza. Oltre al pubblico, le sue espressioni buffe all’udire il racconto di una guida, scoprirete cosa si cela sotto un Rembrandt passato ai raggi X, sentirete i problemi che sorgono durante le riunioni di budget, intravedrete gli attivisti di Greenpeace e molto altro. Tante le scene di un quotidiano che a noi visitatori famelici di cultura normalmente rimangono celate.
L’occhio di Wiseman è curioso e discreto, porta in primo piano i dettagli ma lascia che sia l’Arte l’unica primadonna, e ci regala un caleidoscopio di emozioni. Tutto improvvisamente è misterioso e interessante, notiamo figure che non avevamo mai preso in considerazione, rimaniamo ammaliati dai curatori e dagli aneddoti delle guide in sala, vorremmo essere tra i fortunati che siedono su quel pavimento cui viene suggerito di leggere i dipinti come i precursori di un film. E rimaniamo estasiati nell’ammirare le persone che attendono in balia delle intemperie l’apertura del museo, a dimostrazione che il potere della cultura sia ancora enorme.
Se vi è venuta voglia di entrare nella vita del museo, di sentirlo vibrare e di percepire l’odore del legno, della pittura, del tempo, l’appuntamento è al cinema, oggi 11 marzo 2015, grazie a Nexo Digital e a I Wonder Pictures e con un click QUI potete consultare l’elenco delle sale aderenti all’iniziativa.
Vissia Menza
Ennio Flaiano amava ricordare che “Il cinema è l’unica forma d’arte nella quale le opere si muovono e lo spettatore rimane immobile.”, ed è Vissia ad accompagnarci con passione e sensibilità nelle mille sfaccettature di un’arte in movimento. Ma non solo. Una guida tout court, competente e preparata, amante della bellezza, che scrive con il cuore e trasforma le emozioni in parole. Dal cinema alla pittura, con un occhio vigile per il teatro e la letteratura, V. ci costringe, piacevolmente, a correre per ammirare un’ottima pellicola o una mostra imperdibile, uno spettacolo brillante o un buon libro. Lasciarsi trasportare nelle sue recensioni è davvero facile, perdersi una proiezione da lei consigliata dovrebbe essere proibito dal codice penale. Se qualcuno le chiede: ma tu da che parte stai? La sua risposta è una sola: “io sto con Spok, adoro l’Enterprise e sono fan di Star Trek”